HP Touchpad, WebOS, smartphone Pre e Veer cancellatiIn queste ore il web è in fermento per due annunci inaspettati e per molti versi spiazzanti di Hewlett Packard. La multinazionale americana deciso di sospendere la produzione di device basati su WebOS (smartphone e tablet) e sta valutando diverse soluzioni per cedere la divisione PC business.


Ma cosa sta succedendo nel mondo dei PC? La rete è in subbuglio per il rapido susseguirsi di due annunci shock da parte del gigante Hewlett Packard: sospendere la produzione di dispositivi basati sul sistema operativo WebOS e forse vendere o distaccare la divisione PC per dedicarsi, come dice il comunicato stampa, a "categorie di più alto valore e con margini più ampi di crescita". Ma procediamo con ordine e vediamo di capire esattamente cosa sta succedendo.

HP Touchpad

HP appena un anno fa aveva deciso di acquisire Palm e i progetti per il suo nuovo sistema operativo WebOS. L’OS infatti era molto promettente e interessante, ma Palm non aveva più la forza per imporlo con successo sul mercato, a causa di una crisi finanziaria che durava ormai da qualche anno e aveva del tutto minato l'immagine di mercato dell'azienda. Ora anche HP rinuncia allo sviluppo e alla vendita di dispositivi basati su tale sistema operativo, specificamente il tablet TouchPad e gli smartphone Veer e Pre.

HP però non ha deciso di sospendere lo sviluppo del sistema operativo, questo è un distinguo sottile su cui val la pena di soffermarsi. Il comunicato infatti aggiunge: "HP continuerà ad esplorare opzioni per ottimizzare il valore del software webOS". In pratica ciò significa che il colosso statunitense sta valutando ad esempio di concederne le licenze di utilizzo ad altri produttori, con un'immagine di mercato più forte nel settore tablet e smartphone, come Samsung, LG, HTC ed altri. WebOS quindi resta una piattaforma molto interessante, dalle grandi potenzialità.

Stesso discorso per quanto riguarda la divisione PC o, più correttamente, PSG (Personal Systems Group). Il comunicato recita testualmente: "Il proprio consiglio di amministrazione ha autorizzato l'esplorazione di strategie alternative per il suo Personal Systems Group (PSG). HP prenderà in considerazione una vasta gamma di opzioni che potrebbero includere, tra le altre, una separazione parziale o totale tra HP e PSG, attraverso uno spin off o transazioni di altro tipo".

Eppure i report finanziari di questo trimestre sembravano parlare chiaro e HP era ancora il più grande produttore di PC al mondo, seguito a ruota da Dell. Anche qui, per comprendere a fondo la questione e non farsi trarre in inganno, bisogna però guardare alle sottigliezze. Ad esempio un report di giugno dell'agenzia The Loop Inside sembrerebbe suggerire che guadagni di più Apple con la vendita di un solo modello che HP da undici. I margini di profitto nel mercato dei PC sono infatti sempre più stretti e mentre Apple, con la sua sistemazione di nicchia con un'immagine di esclusività, può permettersi di vendere un netbook da 11 pollici a 999 dollari o un notebook da 17 a 2499 dollari, nessun altro produttore PC può farlo.

In quanto prodotti destinati al mercato di massa infatti, l'utenza predilige prezzi contenuti, a prescindere dalla reale qualità dell'offerta. Ecco allora che il CEO di HP, Leo Apotheker, ha deciso di cambiare rotta alla propria società in maniera netta. Hewlett Packard quindi uscirà dal mercato consumer, lascerà probabilmente lo sfruttamento di WebOS ad altri e si concentrerà totalmente sul cloud computing e sullo sviluppo innovativo di soluzioni software per i segmenti enterprise, commerciale e governativo del mercato, lasciando quindi il settore hardware di largo consumo ad aziende che hanno saputo costruirsi un appeal tale da poter avere margini di resa superiori.

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