Samsung introduce una nuova generazione di dischi allo stato solido SSD, da 64 con interfaccia SATA a 3.0Gbit/s. I primi notebook ad usufruirne saranno i modelli di fascia alta Dell e Alienware.


I dischi allo stato solido, nuova frontiera tecnologica per le periferiche di storage, stanno finalmente iniziando a diffondersi su larga scala (una conferma è arrivata dal CES 2008, nel quale sono state presentate molteplici novità al riguardo). Uno dei produttori più importanti ed attivi nel settore, la multinazionale coreana Samsung Electronics, ha ufficializzato la produzione in larga scala di SSD (solid state drive) da 2.5 pollici con capienza di 64GB ed interfaccia SATA II, basati su chip di memoria NAND Flash single-level-cell SLC.

Le prime spedizioni hanno già avuto luogo all'inizio del mese di febbraio, e ci si aspetta, entro le prossime settimane, la disponibilità sul mercato dei primi notebook che ne fanno uso: il primo produttore ad adottare queste soluzioni, come opzione configurabile, sarà il colosso americano Dell, seguito a ruota dalla sua sussidiaria Alienware, specializzata nel gaming estremo.
Possiamo immaginare che la gamma di portatili XPS sarà la prima ad avvalersi dei drive Samsung, ma non è assolutamente da escludere che questa opzione possa propagarsi in maniera capillare anche alle altre serie. Per quanto riguarda Alienware invece, con ogni probabilità saranno le due gamestation da 15.4 e 17 pollici Area-51, l'm15x e l'm17x, ad avvantaggiarsi di un drive allo stato solido (probabilmente affiancato ad un hard disk tradizionale a piattelli magnetici). Dell sta dimostrando in questi ultimi tempi di essere estremamente aperta alle innovazioni tecnologiche: ricordiamo la recentissima notizia dell'adozione dei processori Penryn, e delle schede grafiche high end Nvidia GeForce 8800M GTX in configurazione SLI.

Passando ad analizzare le prestazioni dei drive in questione, notiamo come Samgung ha deciso di impiegare l'interfaccia SATA II: rispetto alle specifiche del SATA I, le prestazioni dovrebbero essere migliori del 60%. Ricordiamo che con l'interfaccia SATA II la velocità del bus passa da 1.5 a 3.0 Gbit/s (da qui la denominazione di SATA I come SATA/150 e SATA II come SATA/300).

Ormai indiscutibili sono i vantaggi della tecnologia SSD, che grazie alla nuova interfaccia riesce a superare l'unica obiezione che le era stata mossa: la velocità di trasferimento. I dischi Samsung hanno una velocità di lettura di 100MB/s e di scrittura di 80MB/s, assolutamente superiori alla media dei dischi a piattelli; le performance generali, tenendo conto anche dei vantaggi dovuti all'incredibile tempo di accesso delle memorie flash, saranno da 2 a 5 volte superiori rispetto ai dischi tradizionali. Inoltre i consumi sono inferiori del 75%, con 1.45W rispetto a 2.1W, mentre il peso è di soldi 73 grammi; da non dimenticare il fatto che la resistenza della memoria flash ad urti e scossoni è estremamente più elevata dei dischi a piattelli magnetici, in quanto non si avvalgono di delicata componentistica meccanica e di testine.

 

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