Presentato al CES 2015, il Dell Alienware 15 è un gaming notebook che fa del rapporto tra dimensioni contenute e dotazione performante il suo punto di forza. L'espandibilità sembra assicurata, mentre purtroppo completamente differente è il discorso riguardo alla possibilità di manutenzione, che richiede di smontare l'intero notebook, operazione non alla portata di tutti.
Al CES 2015 Alienware, divisione gaming di Dell, ha presentato il nuovo Dell Alienware 15, un 15.6 pollici dedicato al gaming, di particolare interesse in quanto compatto e leggero (per un gaming notebook) ma al tempo stesso dotato di una buona piattaforma hardware. Tuttavia, chi spende non meno di 1499 euro per un device di questo tipo, sarà sicuramente interessato a sapere quanto a lungo nel tempo potrà durare il suo investimento affinché esso sia pienamente ammortizzato e acquisti di senso. L'Alienware 15 dunque è trasportabile e abbastanza potente, ma è possibile aggiornarlo? Ed effettuare eventuali interventi di manutenzione? La risposta ce la forniscono come sempre i colleghi di My Fix Guide che, spiegando visivamente come smontare il notebook ci consentono di dare un'occhiata all'interno.
Sul fondo del Dell Alienware 15 c'è un solo sportello, tenuto in posizione da appena due viti: asportandolo si ha accesso agli alloggiamenti di RAM, SSD, hard disk e scheda Wi-Fi. La prima nota positiva è che i moduli di RAM non sono saldati ma montati su due slot separati e quindi facilmente sostituibili con un minimo di manualità. Allo stesso modo anche l'unità a stato solido è aggiornabile con altrettanta facilità essendo in formato M.2, che tra l'altro assicura un livello prestazionale molto più elevato rispetto alle normali unità SATA. L'hard disk Toshiba da 1 TB, tenuto in posizione da quattro viti, è anch'esso semplice da asportare.
La scheda Wi-Fi infine è fissata con una sola vite. Insomma se è la possibilità di upgrade che ci interessa, l'Alienware 15 la garantisce abbastanza, anche se l'adozione di una scheda video saldata sul PCB invece che installata tramite scheda MXM è un limite abbastanza oggettivo per un gaming notebook. Se però prendiamo in considerazione la possibilità di accedere davvero all'intera piattaforma hardware allora lo scenario cambia drasticamente. L'utente infatti non può raggiungere in maniera semplice né la batteria né la scheda madre, né il sistema di dissipazione.
Per farlo dovrà infatti smontare l'intero case, non solo il fondo ma anche il piano tastiera, un'operazione decisamente non alla portata di tutti e che anzi richiede l'intervento di un tecnico specializzato per evitare di danneggiare elementi fragili ma fondamentali come i tanti nastri/dati o alimentazione che uniscono ad esempio la batteria o il display alla scheda madre. Un plauso comunque va rivolto almeno ai tecnici, che hanno posizionato la batteria verso la parte anteriore del notebook, relegando la mainboard e soprattutto le due ventole verso il retro, così da garantire il massimo comfort d'uso all'utente anche quando si trovi alle prese con lunghe sessioni di gioco o attività di produttività particolarmente pesanti e impegnative.