Appstore 60 milioni di downloadL'immenso successo del telefono multimediale Apple iPhone 3G è sostenuto dalle numerose vendite di applicazioni tramite AppStore che, dalla data di lancio del melafonino, può contare 60 milioni di download: anche Steve Jobs ammette di essere rimasto sbalordito.


Il boom di AppStore ha lasciato a bocca aperta anche Steve Jobs, amministratore delegato e cofondatore di Apple: sono 60 milioni le applicazioni scaricate tramite il nuovo negozio mobile dall'11 luglio, data di lancio nell'iPhone 3G. Sembra proprio che ai clienti Apple piaccia fare shopping online, con due milioni di download al giorno, che hanno fruttato all'azienda di Cupertino ben 30 milioni di dollari, ricordando che gran parte delle applicazioni rese disponibili su AppStore sono gratuite.

Il nuovo servizio di Apple si rivela senza dubbio un buon investimento, che non ha tuttavia espresso ancora tutto il suo potenziale: entro la fine dell'anno infatti, il melafonino verrà introdotto in nuovi mercati, potenziando ulteriormente le entrate, che secondo le stime di Jobs potrebbero raggiungere anche i 360 milioni di dollari (relativamente alle sole vendite tramite AppStore). A trainare le vendite vi è sicuramente la grande facilità di acquisto, che è possibile effettuare comodamente sul proprio iPhone tramite la connettività wireless broadband offerta dallo smartphone; tra le applicazioni più popolari vi sono i videogiochi della nota società giapponese SEGA, ma anche altre tipologie di contenuti, tra i quali quelli di carattere enciclopedico ed informativo sono molto gettonati.

Apple iPhone 3G

Come già abbiamo imparato dalla vicenda del tormentone "I Am Rich", il discusso applicativo da 1000 dollari ritirato poche ore dopo il suo rilascio, il ricavato delle vendite si divide in quote diverse tra lo sviluppatore del software, a cui spetta il 70%, ed Apple, che intasca il restante 30%. Considerando che la stragrande maggioranza degli applicativi ha un costo inferiore ai 10 dollari, non è necessario fare calcoli per renderci conto dell'incredibile entità del successo di AppStore.

Una piccola nota di disappunto si è tuttavia diffusa recentemente tra gli utenti, dopo la conferma da parte di Apple di alcune indiscrezioni relative ad un software spia, che monitorerebbe da remoto le applicazioni installate sugli iPhone 3G di tutto il mondo. Secondo alcuni si tratta di una mossa strategica atta a contrastare il fenomeno del "jailbreaking", ossia lo sblocco dell'iPhone. L'azienda della mela morsicata ha invece garantito che si tratta semplicemente di un sistema di sicurezza, pensato per rimuovere automaticamente eventuali applicativi dannosi o maligni identificati ed inseriti nella cosiddetta "black list" (lista nera) da Apple; al momento la lista non conterebbe alcun elemento al suo interno.

Il cammino dell'iPhone prosegue comunque imperterrito registrando il tutto esaurito nei mercati in cui è stato lanciato, mentre il software viene costantemente migliorato ed ottimizzato dai programmatori; ricordiamo il recentissimo update del firmware alla versione 2.0.1 .

 

Google News
Le notizie e le recensioni di Notebook Italia sono anche su Google News. Seguici cliccando sulla stellina

Commenti