Intel e Cray stipulano un accordo che dovrebbe portare alla nascita di una futura generazione di HPC: server e supercomputer adotteranno processori Xeon multi-core.
Cray, azienda statunitense sinonimo di supercomputer, ha stretto un accordo pluriennale con Intel per collaborare nel settore High-Performance Computing (HPC). Intel fornirà la sua esperienza nella progettazione dei microprocessori e Cray si occuperà di impiegarla nei suoi prossimi supercomputer e server.
Peter Ungaro, Amministratore Delegato e presidente di Cray, e Kirk Skaugen, vicepresidente Server Platforms Group presso Intel, hanno dato l'annuncio nel corso di una conferenza stampa. "Questa collaborazione garantirà al segmento di mercato degli HPC, i migliori processori che l'industria possa offrire e i supercomputer più evoluti al mondo."
Sappiamo che Intel è impegnata nello studio e nello sviluppo di processori multi-core e nuovi bus di interconnessione: la partnership con Cray dovrebbe orientarsi proprio in questa direzione. Una conferma giunge da Patrick Gelsinger, Direttore Generale di Intel Digital Enterprise Group: "Il nostro impegno con Cray testimonia la nostra dedizione nella ricerca in ambito multi-core."
Gli analisti considerano l'accordo con Cray l'ultima mossa di una strategia più ampia, che vede Intel impegnata a stipulare partnership con realtà radicate in settori complementari a quello dei processori, al fine di ampliare e diversificare le sue attività: ne è un esempio la joint venture con ST Micro nel settore dei dischi SSD.
Si tratta dell'ennesima brutta notizia per AMD, che dopo un 2007 nero, stenta a riprendere quota: finora, Cray aveva scelto i processori AMD Opteron per i suoi supercomputer XT3 e XD1. Ma i ritardi nel lancio delle nuove CPU quad-core Barcelona e il rinvio nelle consegne di una partita di processori Budapest a Cray, avrebbero indotto l'azienda a cercare altre fonti di approvvigionamento.