Google sta sperimentando nuove soluzioni per spingere il suo sistema operativo mobile Chrome OS e i relativi Chromebook: presto infatti dovrebbe essere possibile affittarne uno per 30 dollari al mese, mentre con 25 dollari si potrà noleggiare un ChromeBox, entrambi senza alcuna forma contrattuale.


Ormai è una certezza: Chrome OS non è stata la gallina dalle uova d'oro che forse Google si aspettava quando lo lanciò nel 2009, anzi per la verità il sistema operativo mobile è andato piuttosto maluccio e le vendite dei relativi Chromebook, i netbook che ne sono equipaggiati, non sono mai decollate, anzi. Così già da qualche tempo a Mountain View si stanno dando da fare per trovare un modo, se non per ribaltare la situazione, almeno per migliorarla.

Nel recente passato ad esempio si è parlato di nuovi Chromebook dotati di più potenti processori Intel Core al posto degli Atom, mentre la stessa Google sta sviluppando un aggiornamento per il suo OS mobile attraverso il quale aggiungere un desktop e un window manager, in modo da diminuire la sensazione negativa da parte degli utenti di avere a che fare più che altro con una versione estesa di un normale browser invece che con un sistema operativo vero e proprio, potente e con la giusta flessibilità d'uso. Insomma, va bene semplificare l'OS dei device mobili in modo da togliere il superfluo e lasciare solo l'indispensabile, ma forse chi usa un PC, anche portatile, non si limita solamente a navigare, chattare, controllare le mail e poco altro come pensava BigG.

Tuttavia anche queste mosse potrebbero non essere sufficienti a rilanciare le sorti della soluzione Google e dei relativi device. Troppo forte infatti è ormai l'immagine diffusasi tra gli appassionati di informatica per cambiarla con un upgrade e un processore nuovo. Bisognerebbe incentivarne l'uso, farlo provare così da rendesi conto che forse poi tanto male non è, almeno questo è quello che probabilmente devono aver pensato a Mountain View. E come fare a far provare un prodotto? Semplice, noleggiandolo.

Ovviamente Google ha dovuto cambiare anche target di riferimento e non pensa più a fare il successo di massa rivolgendosi al pubblico consumer. L'iniziativa infatti non è indirizzata ai singoli ma solo alle organizzazioni, vale a dire aziende ma anche enti pubblici e istituzioni scolastiche, insomma quei contesti in cui fare il poco che fa l'OS e i relativi portatili potrebbe essere sufficiente in quanto lo scenario è molto specializzato e non richiede molto altro se non poter accedere a Internet.

In questo caso Chrome OS e i Chromebook potrebbero essere la soluzione più valida, in quanto contribuirebbero ad abbattere significativamente i costi. Dunque Google propone un Chromebook in affitto al prezzo di 30 dollari al mese oppure una Chromebox, l'equivalente di un nettop, a 25 dollari per lo stesso periodo di tempo. Google inoltre non vuole costringere i potenziali clienti a stipulare contratti vincolanti per un certo lasso temporale. Qui l'accordo è rinnovabile di mese in mese e più a lungo si protrae più il costo scenderà nel tempo. Basterà questo per rilanciare questi prodotti? Lo potremo dire solo tra qualche tempo.

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