Colombo-bt chiudeIl portale di file-sharing colombo-bt chiude i battenti. Un'operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Bergamo avrebbe infatti riscontrato la violazione della normativa sul diritto d'autore per l'attività, portando alla denuncia di 3 italiani.


La battaglia contro il p2p continua senza esclusione di colpi. Dopo la recente alleanza tra le case discografiche ed i provider nel Regno Unito, arriva dall'Italia l'ennesimo affondo contro il file-sharing illegale. Il popolare sito colombo-bt, conosciuto in Italia per la distribuzione di numerosi contenuti multimediali, tra i quali soprattutto le più recenti pellicole cinematografiche e videogiochi, è stato riconosciuto colpevole di pirateria informatica e conseguentemente oscurato dalla Guardia di Finanza, che ha condotto l'operazione in collaborazione con Fpm.

P2P illegale

L'indagine ha rilevato il sistema con il quale i tre amministratori del sito, due residenti a Rimini ed uno a Campobasso (il fondatore), mascheravano l'attività: il cuore del sito era nascosto e gestito tramite un host della Repubblica Ceca, reindirizzato in Svezia tramite semplici espedienti. Il negozio di videonoleggo per il quale lavorava uno degli organizzatori di Rimini inoltre, è stato perquisito trovando centinaia di DVD masterizzati, mentre durante l'ispezione nelle abitazioni sarebbero state trovate tracce inconfutabili dell'attività illegale all'interno degli hard disk di vari computer.

Il sito colombo-bt aveva un enorme successo: secondo le stime delle Fiamme Gialle infatti, oltre 800.000 diversi utenti, di cui l'80% dall'Italia, vi accedevano ogni mese. Il GIP di Bergamo ha repentinamente ordinato l'oscuramento del sito, la cui homepage recita attualmente la frase "Access denied in execution of an Italian Court Authority injunction". Nonostante l'innegabile importanza dell'operazione, rimangono tuttavia molti dubbi.

 

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