L'accusa: Oneplus avrebbe pesantemente limitato le prestazioni delle app più usate sui suoi smartphone Oneplus 9 e 9 Pro, offrendo al contempo score falsati nei benchmark. La risposta di Oneplus toglie ogni dubbio.


OnePlus è un brand della BBK Corporation che comprende grossi nomi come OPPO, Vivo e Realme. Sotto la guida di Pete Lau e Carl Pei (che ha lasciato nel 2020 per fondare Nothing), Oneplus aveva avuto una forte impronta di marketing con una esasperata connotazione di esclusività che però non siamo mai riusciti a condividere.

Quello che invece abbiamo sempre apprezzato degli smartphone Oneplus è l'attenzione per il design, per l'innovazione tecnologica e per le prestazioni. Purtroppo sembra che questa ricerca spasmodica di prestazioni di soglia abbia travalicato i limiti delle normali ottimizzazioni hardware e software per sconfinare nel "cheating".

Il "caso" è partito da un articolo di Anandtech che, testando le performance dello smartphone flagship Oneplus 9 Pro, ha notato un'ottimizzazione un po' inconsueta: le CPU ARM hanno più set di core con diverse funzioni, alcuni reggono i task quotidiani cercando di consumare meno batteria possibile, altri spingono al massimo sulle prestazioni sacrificando consumi e temperature; Anadtech ha osservato che lo Oneplus 9 Pro impediva ad alcune comuni app come il browser di utilizzare i core ad alte prestazioni, ma che questo blocco era rimosso nei benchmark.

Nello specifico lo Oneplus 8 Pro è basato sul super-processore Qualcomm Snapdragon 888 che ha una CPU configurata su tre blocchi, un super-core Cortex X1 per un boost in single threading, 3 Cortex-A78 per le prestazioni sostenute e 4 Cortex A-55 per la massima efficienza energetica. Anandtech rileva che i benchmark utilizzano tutta la potenza degli 8 core del processore, mentre altre app d'uso comune come il browser Chrome finiscono in una blacklist di OxygenOS che assegna a quelle app dei profili particolari del gestore di voltaggio e frequenza e dello scheduler del processore. Da qui la brillante intuizione di presentare le app con degli ID falsificati ("spoofati") al sistema operativo che non riconoscendole non le associa ai profili "castrati". Vi consiglio di leggere la completa analisi su Anandtech perché ci sono molte sfaccettature che ovviamente si perdono in questa mia semplificatissima sintesi.

I benchmark invece sfuggirebbero alle maglie della blacklist e per questo riuscirebbero a restituire punteggi allineati con la media degli altri smartphone Qualcomm Snapdragon 888 based anche se nel caso dello Oneplus 9 Pro questi score sarebbero molto lontani dal rappresentare il reale livello di prestazioni del terminale nell'uso quotidiano. L'unica apparente ragione per un simile comportamento è che Oneplus abbia bisogno di ridurre l'impiego del processore per contenere consumi e profili termici ma allo stesso tempo non voglia che questa limitazione risulti in una corrispondente riduzione dei punteggi nei test.

Parte dei test effettuati da Anandtech coinvolgevano prove che fanno parte della suite GeekBench 5 tanto da determinare un intervento da parte degli sviluppatori di GeekBench che con una nota postata su Twitter hanno comunicato la decisione di rimuovere dal loro database dei risultati non solo lo Oneplus 9 Pro ma anche Oneplus 9.

Messa alle strette, Oneplus ha inviato una nota ufficiale a vari magazine online che hanno riportato la notizia, come Android Authority o XDA e che mi permetto di tradurre qui di seguito:

La nostra assoluta priorità è di assicurare un'ottima esperienza utente nei nostri prodotti, ed in parte questa attenzione si concretizza nel fornire pronta risposta ai feedback degli utenti. A seguito del lancio di Oneplus 9 e Oneplus 9 Pro a marzo, degli utenti ci hanno indicato alcuni profili sui quali avremmo potuto intervenire per migliorare la durata della batteria e la gestione delle temperature. Per rispondere a questi feedback, la nostra divisione di Ricerca e Sviluppo ha lavorato negli ultimi mesi per ottimizzare le prestazioni quando si usano molte delle app più popolari, incluso Chrome, cercando di abbinare le risorse del processore impiegate da ciascuna di queste app con il livello di consumi più appropriato. Questo sistema ci ha aiutati a garantire una esperienza d'uso fluida, riducendo il consumo al tempo stesso. Anche se questo può ripercuotersi sulle performance del device in alcuni benchmark, il nostro faro resta sempre lo stesso, fare tutto il possibile per migliorare le performance del dispositivo per i nostri utenti.

Spiegazione perfettamente chiara, trasparente, che non lascia alcun dubbio e soprattutto non genera alcun ripensamento in chi ha comprato uno Oneplus 9 Pro con prezzi fino a 1000 euro. O forse no?

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