Arriva la prima recensione dell'Asus U38N, il primo UltraThin AMD a giungere sul mercato e, anche in questo caso, il giudizio è positivo come quello espresso recentemente nel primo hands-on.


C'è molto interesse e molta attesa attorno agli UltraThin, l'interpretazione AMD degli ultrabook. ASUS poi è stata tra le prime aziende a proporre un modello di questo prodotto, ASUS VivoBook U38N, dotato della qualità produttiva che la distingue da sempre e quindi l'interesse è ancora maggiore. Poche ore fa vi abbiamo proposto dunque un primo, positivo hands-on ma quella che vi riassumiamo oggi è invece una recensione approfondita e quindi il giudizio finale è ancora più affidabile.

Partiamo dalla scocca, che misura 326 x 226 x 19 mm e pesa circa 1.5 Kg. Anche in questo caso il redattore trova molto piacevole il design e le finiture ma scopriamo che, se si preme con forza, alcune parti dello chassis flettono, cosa probabilmente dovuta al fatto che il telaio è solamente rivestito da un sottilissimo strato metallico ma che è fondamentalmente realizzato in plastica, come affermato a suo tempo da AMD per contenere i costi. Il peso è ottimo, mentre lo spessore è superiore rispetto alle controparti Intel, tuttavia la portabilità nel complesso resta su ottimi livelli.

Superlativo ovviamente il display IPS Full HD da 13.3 pollici con touchscreen, giudicato all'altezza di quelli integrati nelle versioni premium dei ben più costosi ZenBook. L'entusiasmo scende, anche se il giudizio resta positivo, quando si passa a parlare di tastiera e touchpad. Il layout della prima è buono, i tasti sono ben dimensionati e spaziati ma il feedback è stato valutato un po' troppo morbido, anche se non così negativo da non potercisi abituare.

Il touchpad prodotto da Elan invece è del tipo con i tasti annidati sotto la superficie sensibile ed appare ampio e, la maggior parte del tempo, preciso e reattivo, ma può capitare che a volte mostri qualche indecisione. Passiamo alle prestazioni. Come ricordiamo l'UltraThin è dotato di una APU AMD A10-4655M, un quad core da 2 GHz, affiancata da un sottosistema grafico integrato AMD Radeon HD 7620G, 6 GB di RAM e un SSD da 128 GB. Le impressioni sono nel complesso positive: se le si paragona ai processori Intel ULV normalmente utilizzati negli Ultrabook, le APU AMD mancano ancora di un po' di potenza di calcolo e assorbono un po' più di energia, avendo un TDP pari a circa 25 W, ma integrano anche una GPU molto più potente, che dalle prove è di per sé già sufficiente almeno per un casual gamer, scaldano meno e hanno un prezzo più accessibile, cosa che si riflette poi positivamente anche sul costo finale del portatile.

Come detto il notebook resta più fresco rispetto a un Ultrabook Intel però stranamente le due ventole poste all'interno sembrano girare a velocità costante per tutto il tempo, indipendentemente dal carico di lavoro: non sono particolarmente rumorose ma nemmeno completamente silenziose. Pollice su invece per la qualità offerta dal sistema audio Asus SonicMaster basato sull'amplificatore Bang&Olufsen ICEpower, che assicura un'ottima qualità, anche se il volume massimo poteva essere più elevato.

Per quanto riguarda l'autonomia infine, a seconda dell'utilizzo si va dalle 3 alle 6 ore, una durata accettabile in ambito consumer, in ogni caso il redattore ricorda che quello testato è un esemplare di pre-produzione e che quindi alcuni aspetti potrebbero migliorare nel prodotto definitivo. Il giudizio comunque nel complesso è positivo. Gli UltraThin e l'Asus VivoBook U38N non possono ancora competere direttamente con gli Ultrabook Intel in quanto a qualità della realizzazione, soprattutto per quanto riguarda robustezza della scocca e potenza elaborativa, ma costano meno, sono altrettanto portabili ed offrono prestazioni in ambito grafico superiori, per cui potrebbero essere la scelta giusta per determinate tipologie di utenti.

Fonte: UltrabookReview

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