Renesas è un chipmaker nipponico che al Mobile World Congress in svolgimento a Barcellona ha presentato il suo nuovo SoC APE6, un octa core con architettura ARM big.LITTLE. Dopo Samsung e LG dunque si aggiunge alla lista di quelli che hanno adottato la soluzione dell'azienda inglese anche un terzo soggetto. A differenza di Samsung e LG però Renesas è un chipmaker puro che non produce cioè anche device ma solo processori e altri chip integrati. APE6 quindi non nasce, come invece Exynos 5 Octa e Odin, per soddisfare primariamente il fabbisogno interno delle aziende che lo producono, al fine di equipaggiare i propri smartphone e tablet ma è pensato fin dall'inizio per essere adottato da dispositivi di terze parti, proprio come i SoC Qualcomm o Nvidia, che dunque si trovano ora un competitor in più e il primo a proporre una soluzione del genere.
Anche APE6 quindi, come le sue controparti coreane, ha due CPU quad core, una basata su core ARM Cortex A15 e una sui più energeticamente parchi Cortex A7, combinate assieme appunto tramite la configurazione ARM big.LITTLE, che smista in tempo reale il lavoro su tutti e otto i core a seconda della tipologia delle istruzioni da eseguire, ottimizzando così sia le prestazioni che il risparmio energetico. Il System on a Chip Renesas però ha anche altre peculiarità. Come i prodotti Qualcomm infatti anche APE6 integra al suo interno un modem LTE, inoltre la frequenza operativa sarà pari a 2 GHz (contro 1.8 GHz del Samsung Exynos 5 Octa e dello LG Odin) ma soprattutto, a differenza dei due competitor diretti, APE6 dovrebbe avere una GPU molto più performante, una PowerVR serie 6, nome in codice Rogue, di Imagination Technologies, al posto di quelle appartenenti alla generazione precedente che equipaggiano le due soluzioni coreane.
Secondo il sito With Imagination infatti il modello base di questa nuova GPU, PowerVR G6100, svilupperebbe una potenza di calcolo di 30 GFLOPS, di molto superiore a quella ottenibile con le top gamma PowerVR della serie 5. Renesas però non ha ancora rilasciato ulteriori dettagli sulla versione adottata, che potrebbe dunque essere il G6100 ma anche un modello superiore. Al momento il chipmaker nipponico non ha comunicato alcuna finestra temporale per il rilascio della propria soluzione, che appare destinata sicuramente a device di fascia alta, ma sembra improbabile che riesca a produrla in volumi prima degli inizi del 2014.