Snapdragon S4 in azione al MWC 2012

Il SoC Qualcomm MSM8960 è stato senza dubbio uno dei protagonisti dello show di Barcellona: sono infatti molti i terminali presentati da molteplici brand ed equipaggiati con il nuovo Snapdragon S4. Sorprende ancora meno che lo stesso booth Qualcomm ruoti attorno a due tecnologie importanti per la compagnia di San Diego, una delle quali è proprio il loro nuovo System-on-Chip.

Tra le demo più significative che avevano come oggetto l'S4 8960, abbiamo assistito ad un test multitask che simulava un caso d'uso medio con browsing di pagine web e riproduzione in background di musica ottenuta in streaming da una web radio.

Questo test mira a dimostrare la capacità dei singoli core di Krait di operare in maniera asincrona. A differenza di soluzioni multicore sincrone in cui la variazione di frequenza interessa tutti i core simultaneamente, Qualcomm ha progettato la microarchitettura Krait come un sistema aSMP (asynchronous Symmetrical Multi-Processor) in cui ciascun core può lavorare a voltaggio e frequenza indipendente.
Qui osserviamo che il carico di sistema produce una variazione di frequenza sui singoli core in modo tale da ottenere una migliore scalabilità ed efficienza in rapporto alle caratteristiche del workload. I risultati ottenuti dal test di Qualcomm suggerirebbero quindi un vantaggio medio del 27-30% sul consumo energetico rispetto ad una soluzione sincrona di stessa potenza.

Qualcomm Snapdragon S4: efficienza termica e consumi

Uno dei grandi attesi della fiera era senza dubbio il Quad-core Krait, e Qualcomm non ha deluso le attese con un test analogo a quello precedente ma eseguito su un tablet prototipale equipaggiato con il SoC Snapdragon S4 APQ8064. Quest'ultimo è il primo modello Quad-core annunciato nella lineup S4, ed è caratterizzato da core Krait operanti a 1.5 GHz accoppiati alla GPU di prossima generazione Adreno 320. A differenza dell'MSM8960 questo modello non possiede un modem multimodale integrato, che sarà invece presente sull'appena annunciato MSM8960 Pro.

Nel test in questione era possibile osservare i quattro core dell'APQ8064 in funzione, ciascuno assegnato alla riproduzione di uno stream video 720p ad alta qualità. Lavorando ciascun core indipendentemente nel rendering di ciascuno stream, è stato possibile apprezzare a pieno le capacità di scalabilità di Krait: non solo il carico variabile si traduceva in una variazione di frequenza del core appropriato, ma fermando l'esecuzione di uno stream si è potuto osservare come il core assegnato veniva di fatto spento.
Nonostante la maggiore potenza di calcolo, quindi, la scelta di adottare un sistema aSMP combinato ad ulteriori tecniche di circuito come il DCVS (Dynamic Clock and Voltage Scaling) dovrebbe permettere ai nuovi SoC Qualcomm di raggiungere un'efficienza considerevole, offrendo prestazioni superiori a fronte di consumi comparabili rispetto a soluzioni concorrenti e agli stessi SoC Scorpion di precedente generazione.

Multiprocessore asincrono su vari prototipi di tablet e smartphone Qualcomm Snapdragon S4

Purtroppo allo stato attuale non sono disponibili ulteriori informazioni sui SoC Quad-core Krait, e specialmente sulla GPU Adreno serie 3xx di prossima generazione, tranne il fatto che Adreno 320 dovrebbe avere prestazioni grafiche eccezionali, con un vantaggio del 400% sulle soluzioni concorrenti. Tuttavia quel poco che sappiamo e abbiamo potuto vedere, la strategia di Qualcomm di arrivare sul mercato delle soluzioni quad-core con un'architettura altamente ottimizzata e customizzata, a fronte di un tempo di sviluppo maggiore rispetto ai competitor, ha tutte le premesse per essere vincente, specie se si considerano gli ottimi e incoraggianti traguardi già raggiunti con l'MSM8960 e confermati dai primi test effettuati sull'architettura.

In conclusione, se Qualcomm sarà in grado di confermare tutte le aspettative con i suoi Snapdragon S4 di fascia alta, questi ultimi potrebbero trovarsi a trainare la pronosticata sovrapposizione tra il mondo del mobile computing e dell'home computing/entertainment, abbreviando i tempi rispetto a tutte le più rosee previsioni. In quest'ottica lo scenario pronosticato al Computex 2011 da Tudor Brown, secondo cui entro il 2015 i dispositivi ARM-based avrebbero avuto una quota del 50% del mercato mobile, appare tutt'altro che fantasiosa.

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