Fotocamera
La fotocamera è ancora una volta frutto della collaborazione di Huawei con Leica ma è stata migliorata rispetto a quella del P9. Ora c'è un sensore da 20MP in bianco e nero da cui è stato rimosso il filtro colore in abbinamento al consueto sensore da 12MP RGB a colori. A differenza del Huawei P9 del quale si sa che monta sensori Sony Exmor RS IMX-286, per il Mate 9 né Huawei né Leica hanno fornito particolari dettagli tecnici lasciando aperto il campo a qualsiasi soluzione.
Il Mate 9 usa lenti asferiche Leica Summarit-H con lunghezza focale equivalente di 27mm, ha un AF ibrido che combina laser, contrasto, PDAF e profondità di campo ed uno zoom anch'esso ibrido 2X che sfrutta entrambi i sensori per ottenere immagini nitide anche quando si va a zoomare.
Con l’uso della fotocamera in bianco e nero (che è molto più luminosa e dettagliata di quella a colori) e della fotocamera standard in combinata (infatti Mate 9 usa un algoritmo che unisce i risultati di entrambi i sensori) riuscirete a scattare delle buone foto a patto di lavorare in ambienti sufficientemente illuminati. Questo tipo di sensori è molto rumoroso in ambienti illuminati con luce artificiale, in condizione di scatti a mano libera serali ed in tutte quelle condizioni in cui la luce non colpisce direttamente il nostro soggetto. Mi sarei aspettato qualcosa in più dai risultati su strada, sebbene questi siano sopra la media dei competitor non sono capaci di battere Apple con il suo iPhone 7 Plus, Samsung con Galaxy S7 ed LG con G5.
L’applicazione Fotocamera è stata ridisegnata anche se restano i menù a tendina accessibili tamite uno swipe dalla destra o dalla sinistra. Per attivare la modalità professionale basta invece fare uno swipe dal bordo inferiore. Proprio negli swipe, il software mostra qualche piccola incertezza: i menù, ad esempio, non saranno richiamati subito a causa delle impostazioni del display, tarate in modo da evitare tocchi involontari sulla cornice.
È possibile scattare a 20MP in formato 4:3 (anche a colori ed è lì che si vede l’integrazione delle fotocamere con il software), mentre la risoluzione massima dei video si attesta su 3840x2160 pixel a 30fps. I video sono stabilizzati sino alla risoluzione di 1920x1080 pixel a 30fps; un peccato non riesca a stabilizzare i 60fps.
Divertente ma niente di più la possibilità di fare un refocus del soggetto con la relativa opzione oppure di scattare una raffica di scatti e poi scegliere quello venuto meglio. Comunque AF veloce (PDAF, CAF, Laser e Depth AutoFocus), scatto fulmineo e tante opzioni fanno del comparto fotografico il punto di forza di questo Huawei Mate 9.
Poco sopra la sufficienza il comparto video (potrete registrare sino ad una risoluzione massima di 3840x2160 4K), che, nonostante abbia tutte le carte in regola per fare bene, non riesce a farci portare a casa dei video nitidi ed in linea con altri dispositivi della stessa categoria.
La stabilizzazione è utilissima nell'acquisizione di video senza cavalletto, ma purtroppo potrete mettere in campo questo binomio sino ad una risoluzione massima di 1080p 30fps e quindi non potrete usarlo nel caso in cui vogliate travalicare questo formato. A mio modesto avviso, nei video 1080p 60fps questo supporto alla stabilizzazione dovrebbe sempre essere presente e la sua mancanza si è fatta sentire e non poco.
Con poca luce i video saranno molto rumorosi, i colori si misceleranno fra loro rendendo imprecisa la registrazione degli stessi e poco gradevole la visualizzazione dei filmati in un secondo momento.