I Chromebook torneranno in Italia entro giugnoDurante la tappa italiana dell'Intel Future Showcase abbiamo avuto modo di intervistare Nicola Procaccio, direttore marketing e comunicazione di Intel Italia, in merito ai futuri sviluppi del mercato dei Chromebook e del loro prossimo ritorno nel nostro Paese. Indovinate un po'?


Qualche giorno fa a Milano si è tenuta la prima edizione italiana dell'Intel Future Showcase, un evento itinerante che ha l'obiettivo di far conoscere al pubblico qual è lo stato dell'arte dell'innovazione tecnologica, mostrando quelli che sono gli ultimi risultati conseguiti dal reparto Ricerca&Sviluppo dell'azienda di Santa Clara. Il Future Showcase, che in Europa ha toccato anche Londra, Parigi, Amburgo e Madrid, propone dunque un percorso piuttosto articolato attraverso non solo le tecnologie e i dispositivi già disponibili oggi sul mercato ma anche attraverso prototipi che anticipano quelle che saranno le tendenze future.

In questa occasione, Nicola Procaccio, direttore marketing e comunicazione di Intel Italia, ci ha confermato che i Chromebook torneranno in Italia entro il secondo trimestre 2014, quindi per giugno. E' un'ottima notizia, maturata negli ultimi mesi grazie soprattutto all'adozione dei nuovi processori Intel Bay Trail che sono riusciti a dare una marcia in più ai notebook con Chrome OS. Come potete ascoltare nel video qui sotto (saltate direttamente al minuto 2.35), è previsto l'arrivo di diversi modelli tra cui sicuramente l'Acer Chromebook C720.

Acer Chromebook C720P

Lanciati già da alcuni anni infatti, i Chromebook hanno avuto una partenza assai difficile, dovuta soprattutto alla difficoltà, da parte degli utenti, di collocarli in un preciso scenario d'uso. Pensati per essere compatti, leggeri, economici ed estremamente facili da utilizzare, sempre connessi e focalizzati soprattutto alla fruizione di contenuti tramite il Web, i Chromebook avrebbero potuto essere sin da subito quello che i netbook non erano riusciti ad essere per gli evidenti limiti dell'epoca dovuti a un sistema operativo non adatto allo scopo e a una piattaforma hardware inadeguata. Tuttavia la semplicità forse addirittura eccessiva di Chrome OS, la sua necessità di operare quasi esclusivamente online e l'adozione di piattaforme Atom di vecchia generazione e poi ARM based non erano riuscite a convincere l'utenza consumer, soprattutto qui da noi.

Samsung ad esempio, partner della prima ora per la produzione di questi device, come testimonia il Chromebook Serie 5 del 2011, ha continuato per un breve periodo a distribuire piccoli quantitativi di questi device nel nostro Paese per poi sospenderne del tutto la distribuzione e la stessa Google aveva capito che i consumatori italiani non erano ancora pronti per i Chromebook.

Da allora però sono trascorsi diversi anni e la situazione si è molto evoluta.

Google anzitutto ha continuato a sviluppare il suo sistema operativo, dotandolo di alcune funzioni basilari che lo hanno avvicinato a un OS desktop classico, seppure senza stravolgerne la natura e poi appunto molti partner hardware hanno iniziato ad adottare CPU Intel based per i loro Chromebook, grazie anche all'evoluzione che hanno subito da allora i processori più economici, gli Atom. I nuovi Bay Trail infatti sanno ora conciliare consumi contenuti e una discreta potenza elaborativa, finalmente in grado di soddisfare le esigenze dei consumatori. Il nuovo corso ha finalmente prodotto risultati di mercato assai positivi, soprattutto negli Stati Uniti, dove i Chromebook si stanno diffondendo particolarmente nel settore scolastico ed educativo, che sembra essere il contesto d'uso più congeniale per questi prodotti.

HP Chromebook 11 G2

Forti dunque del rinnovato interesse attorno a queste soluzioni, qualche giorno fa Intel e Google hanno tenuto una conferenza stampa congiunta nella quale hanno presentato la nuova generazione di Chromebook Intel based, che comprende una vasta gamma con processori Bay Trail, tra cui quelli realizzati da brand importanti come Acer, ASUS, Dell, Toshiba e Lenovo ma anche alcuni modelli ancora più potenti, con CPU Core, per il momento prodotti soltanto da Dell e Acer. Questa evoluzione e il conseguente successo hanno convinto Google e i propri partner ad estendere per il futuro la distribuzione dei Chromebook ad altri nove Paesi, tra cui c'è anche l'Italia, come del resto confermatoci nel corso dell'intervista anche dallo stesso Nicola Procaccio, direttore marketing e comunicazione di Intel Italia.

Qualche dubbio resta invece in merito ai chromebook ARM based come ad esempio i Samsung Chromebook 2 da 11 e 13 pollici, di cui recentemente vi abbiamo proposto recensioni e test. L'incertezza riguarda anzitutto il loro eventuale arrivo in Italia, ancora non ufficialmente confermato né da Google né dai singoli partner, e poi proprio le prestazioni, che continuano a non convincere i commentatori, soprattutto quando paragonate proprio a quelle ottenibili dai modelli Intel based.

Poco chiara infine è anche la strategia di mercato adottata dal colosso di Mountain View, che apparentemente non ha ancora deciso come posizionare questi nuovi modelli in relazione all'emergere del fenomeno Androidbook, i notebook equipaggiati con OS Android come ad esempio lo HP Slatebook 14, l'Archos ArcBook o il Lenovo IdeaPad A10. Un nodo che però l'azienda dovrà sciogliere presto per evitare di incappare in altri fraintendimenti da parte del mercato, che finirebbero probabilmente per danneggiare entrambi i prodotti.   

Samsung Chromebook 2

  

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