Mark Shuttleworth, l'imprenditore sudafricano fondatore di Ubuntu Foundation, chiama a raccolta la community open source per creare un notebook completamente basato sul software libero.


Comprereste un notebook di fascia alta se fosse dotato solo di software libero? E' questa la domanda che Mark Shuttleworth, patron di Canonical e Ubuntu, rivolge ai lettori del suo blog.

Negli ultimi tempi, progetti derivati da Ubuntu come Gobuntu o gNewSense stanno cercando di creare un sistema operativo adatto ai cosidetti "zeloti" del free software. Tutto ciò, però, non è ancora possibile: chi acquista un portatile oggi è costretto a fare una scelta fra l'opportunità di sfruttare al massimo le features del proprio hardware o rinunciare ad usare esclusivamente software open source.

Secondo la condivisibile opinione di Shuttleworth, il software libero non è ancora una priorità pressante delle aziende che realizzano componenti per l'industria dei computer desktop e portatili. L'unico modo per cambiare questo stato di cose è convincere i produttori ed i venditori di computer che il loro impegno a supporto del software libero sarebbe ripagato da un successo di vendite. Per questo imprenditore sudafricano vuole raccogliere una lista di persone interessate all'idea, che comprerebbero un portatile di fascia alta se solo fosse garantito il suo completo funzionamento con driver liberi e OpenBIOS (nuovo nome del progetto LinuxBIOS, teso a realizzare BIOS opensource per i PC) e, allo stesso tempo, una lista di produttori che mettono in vendita notebook dotati delle caratteristiche richieste.

Lo stesso Shuttleworth ha abbozzato sul wiki di Ubuntu le prime caratteristiche tecniche di questo notebook, chiedendo alla community di contribuire con i propri suggerimenti.
Questi i requisiti indispensabili del notebook open source per antonomasia:

  • ACPI funzionante con Linux (sospensione e standby)
  • CoreBoot (più veloce ed efficiente dei BIOS proprietari)
  • almeno 5 ore di autonomia (con Ubuntu 7.10 o successive release)
  • 1024x768 screen (or higher?) - smaller but better for battery life and mobility
  • Wireless a/g/n, Bluetooth, hardware on/off
  • Microfono ed altoparlanti di qualità
  • Pulsanti di regolazione del volume

... e queste le caratteristiche non necessarie ma gradite:

  • DVI, DisplayPort o HDMI
  • RCA o S-Video
  • ExpressCard slot (34mm è sufficiente, ma 54mm è meglio)
  • Lettore di schede di memoria multiformato
  • Consumer IR per applicazioni di controllo remoto (come LIRC o PepperPad)

Sulla base di queste indicazioni, i membri della community di Ubuntu si sono divertiti a costruire il loro laptop ideale. Il notebook open source deve avere un fattore di forma ultraportatile (meglio se tablet PC), un display di 13,3 o 12 pollici di diagonale, risoluzione di 1280x800 pixel, bluetooth integrato, trackpoint e piattaforma Intel. L'identikit corrisponde perfettamente al tablet convertibile Dell Latitude XT o al recentissimo Lenovo Thinkpad X300, se non fosse per un piccolo dettaglio: i partecipanti al sondaggio vogliono una sezione grafica dedicata che permetta di giocare 3D!
Ora, però, vogliono un po' troppo!

 

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