Non decollano le vendite degli ultrabook. A frenarle, a quanto pare, i costi troppo elevati e la preferenza, da parte del mercato europeo, per notebook con schermi da almeno 15 pollici.


Secondo quanto riportato da Digitimes le previsioni di vendita degli ultrabook per il 2012 resteranno ancora attorno al 20% dell'intero mercato, una previsione abbastanza inferiore a quella indicata da Intel, che sperava in un 40% o almeno in un 30%. Eppure gli ultrabook sono curati, belli, eleganti, molto leggeri e con una buona potenza elaborativa, cosa ne frena allora il successo? A quanto pare i fattori principali sarebbero due: i costi ancora troppo elevati e la poca richiesta da parte del mercato europeo, i cui consumatori in media sembrerebbero preferire portatili dalla diagonale più ampia, anche a scapito della portabilità.

Attualmente infatti servono circa 1000 euro per acquistare un ultrabook entry level, come ad esempio Asus ZenBook UX21E e questo sarebbe dovuto a diversi fattori, tra cui il costo ancora troppo elevato delle unità SSD e soprattutto la manifattura di scocche customizzate e realizzate in materiali pregiati come la lega di alluminio, due caratteristiche che però sono al cuore di tutti gli ultrabook e non possono essere cambiate. Intel e i singoli produttori di ultrabook stanno cercando di ottimizzare i costi della filiera produttiva e in particolare la casa di Santa Clara spera di riuscire a contenere i prezzi della seconda generazione di ultrabook grazie all'adozione della nuova piattaforma Ivy Bridge.

I futuri ultrabook che vedranno la luce durante la seconda metà del 2012 quindi dovrebbero, secondo le previsioni, scendere almeno attorno ai 700 euro per il modello base. Molti analisti non sono però così ottimisti e credono che i prezzi non potranno scendere prima del 2013, perchè anche riuscendo ad ottimizzare i costi di produzione, una riduzione di questi ultimi non si trasformerebbe istantaneamente in un prezzo finale inferiore per il prodotto finito, ma sarebbe necessario un tempo intermedio di transizione in cui i produttori terrebbero alti i costi per ammortizzare le spese produttive precedenti, prima di poter abbassare i prezzi mantenendo invariato il margine di guadagno su ogni singolo pezzo.

A complicare le cose poi ci si mette anche il mercato europeo che a quanto pare gradisce poco notebook con display inferiori ai 15 pollici, diagonale attualmente assente nella produzione di ultrabook e che forse potrebbe anch'essa fare la propria apparizione soltanto nel 2013. Insomma anche il 2012 si prospetta un anno non facile per le soluzioni fortemente volute da Intel per contrastare l'inesorabile avanzata dei tablet a scapito dei notebook, che potrebbero continuare a stentare sul mercato almeno per un latro anno nonostante i nuovi processori, staremo a vedere.

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