ImageToshiba ha in programma di convertire almeno il 20% dei suoi notebook venduti in Europa e in USA alla piattaforma AMD entro l'estate. Alla base della scelta di impiegare i processori della rivale di Intel il bisogno di riconquistare competitività nella fascia economica del mercato.


Toshiba equipaggerà i suoi notebook anche con processori AMD, interrompendo la lunga esclusiva che l'aveva legata ad Intel. Il cambiamento di piattaforma interesserà almeno 1/5 di tutti i computer portatili venduti da Toshiba negli Stati Uniti ed in Europa.

Ricordiamo che AMD attualmente detiene una quota di mercato del 15% nel settore delle CPU per notebook, con Intel che ha ulteriormente rafforzato la sua posizione dopo l'introduzione della piattaforma Santa Rosa.

L'annuncio di Toshiba ci richiama alla memoria quello col quale, l'anno scorso, Dell aveva comunicato la fine della sua esclusiva con Intel durata oltre venti anni. È il segno di un radicale mutamento dei rapporti fra i produttori di notebook e la multinazionale di Santa Clara?

"Con i PC che diventano prodotti sempre più essenziali, sembra che stia nascendo una mentalità più aperta verso la concorrenza anche nella fornitura di componenti cardine come i processori, soprattutto quando non ci sono differenze notevoli nelle specifiche del prodotto" ha commentato Yoshihiro Shimada, analista presso Macquarie Securities. "Può essere considerato come l'inizio di una nuova era in cui il ruolo di assoluta centralità rivestito da Intel, anche nella distribuzione dei profitti, è finito."

Toshiba ha in programma di iniziare la distribuzione di computer portatili di fascia economica, basati su processori AMD, entro l'estate. Il risparmio previsto dal produttore giapponese sul costo dei componenti ammonta a circa il 10%.

Ci auguriamo che questo risparmio possa tradursi in un beneficio per i consumatori in termini di prezzo e di varietà di prodotti.

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