Stando a quanto riferiscono i media giapponesi, Toshiba, Fujitsu e VAIO stanno prendendo in considerazione l'idea di fondere le proprie attività relative ai personal computer (e quindi anche ai notebook).


Secondo un rapporto diffuso da Nikkei, autorevole quotidiano finanziario giapponese, Toshiba, Fujitsu e VAIO sarebbero in trattative sulla fusione delle proprie attività legate a PC e notebook. L'accordo, se avrà il consenso di tutte le parti, dovrà essere firmato entro la fine del mese, con l'obiettivo di avviare una nuova azienda il prossimo 1° aprile 2016.

VAIO è stata scorporata da Sony a metà 2014 e sarà probabilmente quella che "incorporerà" le attività relative ai personal computer di Toshiba e Fujitsu, dopo la loro fusione. Al momento sappiamo poco dei termini dell'operazione, ma la fonte assicura che la proprietà della nuova azienda sarà equamente divisa tra le tre società ed il nuovo player "si muoverà" (almeno inizialmente) solo sul mercato locale, quindi giapponese, controllandone circa il 30%.

L'accordo ci fa tornare alla mente NEC, un tempo leader del mercato giapponese per i notebook, che fuse il proprio comparto notebook con Lenovo nel 2011. Oggi, la società NEC-Lenovo detiene il 26.3% del mercato dei PC in Giappone e l'ingresso della nuova azienda Toshiba-Fujitsu-VAIO la farebbe scivolare al secondo posto.

Cosa nasconde questa operazione?

La domanda globale di PC è in calo. Nel terzo trimestre, le vendite sono scese dell'11% su un anno a circa 71 milioni di unità, ma i computer portatili costituiscono ancora la gran parte delle spedizioni con circa 42 milioni di unità seppur in diminuzione rispetto al 2014. La concorrenza sui prezzi sta danneggiando i produttori di PC e i dispositivi ultra-mobile (smartphone e tablet) stanno minando la necessità di aggiornare continuamente le macchine che invecchiano. Insomma, secondo IDC, gli utenti (se possono) sostituiscono il proprio notebook con uno smartphone o tablet ibrido, piuttosto che acquistarne uno nuovo.

Il mercato dei PC è guidato da Lenovo, Dell, HP ed Apple, che riescono ad ottenere buoni risultati soprattutto nel settore business. Le altre aziende sono più concentrate sul mondo consumer, che però negli ultimi mesi è in difficoltà, ed ovviamente la crisi colpisce anche il mercato giapponese e le società in questione, che attualmente sono in cima alla classifica dei produttori di PC in Giappone. Unirsi, quindi potrebbe essere l'unica soluzione per sopravvivere, diventando più forti.

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