HP CoolSense 2.0

Rimanere in mobilità per tante ore comporta anche alcuni problemi di comfort, sicuramente legati in gran parte al form factor del dispositivo portatile che si è scelto, ma anche ad altri aspetti, primo tra tutti quello del raffreddamento della componentistica hardware interna. Lavorare tenendo sulle ginocchia un notebook che dopo qualche ora diventa bollente o poggiarsi su un palm rest che scotta non aiuta certo la produttività, costringendoci a tenere spenti per lungo tempo i portatili affinché tornino a una temperatura accettabile.

HP Pavilion dv6 fondo

HP ha pensato anche a questo ed ha quindi aggiornato la tecnologia CoolSense, portandola alla versione 2.0. Sostanzialmente all'interno del notebook non è cambiato nulla rispetto alla prima versione, ciò che è stato migliorato è la gestione software del sistema. Grazie a degli appositi sensori infatti i nuovi laptop HP sono ora in grado di rilevare automaticamente se sono poggiati su un qualsiasi piano di lavoro o se invece sono sistemati sulle ginocchia. In base a questo il programma di gestione si incaricherà di regolare le prestazioni dell'hardware e il regime di rotazione della ventola di raffreddamento interna, così da ottenere sempre il giusto mix che permetta di operare comodamente senza avere surriscaldamenti inopportuni.

HP ha inoltre rielaborato l'interfaccia del programma, nella speranza che risulti più immediato per gli utenti. Oltre alla modalità automatica c'è inoltre anche la possibilità di settare manualmente la modalità di funzionamento, decidendo ad esempio di far funzionare la ventola in maniera costante ma silenziosa, oppure di regolare il regime in base al carico di lavoro che il notebook dovrà svolgere.

Fonte: Notebooks

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