E' la fine di Windows RT?I prezzi di diversi device di punta dotati di sistema operativo Windows RT stanno scendendo in maniera significativa: secondo alcuni analisti si tratta di decisioni prese dalle aziende per eliminare gli ultimi stock di un prodotto ormai morto. Intanto Microsoft si appresta probabilmente a riassorbirlo nella famiglia principale con Windows Blue.


Quando è diventato definitivamente chiaro che i processori ARM sarebbero divenuti l'unico punto di riferimento per i sempre crescenti e ricchissimi mercati di tablet e smartphone, Microsoft non ha più potuto ignorare la situazione. Così, dopo anni di supporto esclusivo per le architetture x86, ha dovuto accettare di creare un sistema operativo in grado di girare anche sull'altra piattaforma. Lo sforzo ha portato lo scorso anno all'introduzione di due versioni del nuovo OS: Windows 8 e Windows RT, quest'ultimo sviluppato ad hoc proprio per i processori ARM.

Microsoft Surface

Molti produttori hanno inizialmente investito su entrambe le soluzioni, presentando device di tutti i tipi, dagli ultrabook ai convertibili, ai tablet fino agli ibridi con display sganciabile. Tuttavia non è un mistero che le vendite di Windows RT e dei relativi prodotti non siano mai decollate per diversi motivi. Anzitutto per una campagna disinformativa: gli utenti (almeno inizialmente) hanno creduto che l'OS fosse deludente per il mancato supporto ai programmi legacy a differenza di Windows 8. Ma il problema è stato anche legato al prezzo e alle prestazioni. I device con Windows RT infatti costano spesso come quelli entry level con Windows 8 e Intel Atom, essendo però ovviamente più limitati.

Tutti questi aspetti hanno contribuito a un insuccesso che, settimana dopo settimana, si fa sempre più consistente ed allora non c'è da meravigliarsi se alcuni produttori di primo piano come ASUS, Dell o Lenovo hanno deciso di effettuare tagli consistenti ai propri dispositivi. In particolare il Dell XPS 10 da 32 GB è sceso di 50 dollari (449$ invece di 499$) mentre la versione da 64 GB addirittura di 100 dollari, passando da 599 a 499 dollari. Allo stesso modo l'ASUS Vivo Tab RT da 32 GB è passato da 599 a 549 dollari ma Amazon lo propone addirittura a 382 dollari. Anche il Lenovo IdeaPad Yoga 11 infine è crollato, passando dagli originali 799 dollari a 599 sul sito ufficiale Lenovo, mentre ancora una volta Amazon lo vende addirittura a 499.99 dollari.

Secondo alcuni analisti della J. Gold queste scelte mirerebbero chiaramente a "uccidere" definitivamente Window RT: i prezzi bassi infatti servirebbero ad esaurire le ultime scorte di modelli la cui produzione sarà poi definitivamente sospesa. A Redmond intanto, anche se non hanno mai ammesso pubblicamente il fallimento di Windows RT, è ovvio che stiano pensando a una soluzione, che potrebbe essere, come spiegato pochi giorni fa, la cancellazione di Windows RT come OS indipendente e l'integrazione del supporto ai sistemi ARM all'interno del solo Windows 8, al fine di semplificare il mercato agli occhi dei consumatori, operazione che dovrebbe avvenire quest'estate con l'introduzione di Windows Blue.

Se però una sigla commerciale poco fortunata sparisce e il supporto ARM, cruciale, invece resta, ci sarebbe sempre da capire cosa accadrà per la tanto deprecata mancanza di supporto ai programmi legacy, funzione che giocoforza difficilmente potrà essere integrata anche su piattaforme non x86, visto che il limite sta nei programmi, che dovrebbero essere riscritti dalle singole software house e non nel sistema operativo. Riuscirà questa volta Microsoft a farlo capire ai propri consumatori?

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