L'ultimo nato nella serie di prodotti del colosso taiwanese è Asus Tough (modello ETBW11AA), un tablet rugged che rappresenta anche il debutto dell’azienda in questo segmento di mercato, attualmente dominato dalle soluzioni Panasonic. Asus Tough sfoggia un aspetto più severo e austero rispetto ai tablet consumer, fatto di linee pulite e sobrie e di una colorazione che mescola i toni del grigio e del nero. Lo chassis ovviamente avrà un rivestimento in gomma e un telaio particolarmente robusto, resistente alle infiltrazioni di polvere e acqua, secondo gli standard IP5x e IPX4, nonché alle cadute fino a un'altezza massima di 76 cm.
Per l'alto livello di protezione offerto dal tablet, il dispositivo si presenta abbastanza massiccio e pesante per la sua categoria. La scocca infatti misura 215 x 132 x 20-22.2 mm per un peso di 620 g. Il display come detto ha una diagonale di 7 pollici con una risoluzione di 1280 x 800 pixel, che permette quindi di visualizzare filmati fino a 720p. Al cuore del tablet troviamo poi la tipica piattaforma che caratterizza la maggior parte dei dispositivi odierni, Nvidia Tegra 2 (processore dual core ARM Cortex A9) a 1 GHz, 1 GB di RAM e 16 GB di spazio per lo storage.
Il sistema operativo è Google Android nella sua ultima versione Honeycomb 3.2. Completissimo il networking, che prevede connessioni WiMAX, WiFi b/g/n, Bluetooth, EVDO Rev.A e GPS, mentre a completare la dotazione troviamo ancora una webcam da 5 Mpixel, porta mini USB e slot per memorie di tipo microSD, così da poter estendere ulteriormente la memoria di massa. La batteria è da ben 7400 mAh e, benché la sua durata non sia ancora stata dichiarata ufficialmente, è facile supporre che, dato il suo valore e il target professionale a cui ogni device rugged è indirizzato, dovrebbe permettere un'autonomia vicina alla durata di una giornata lavorativa, ossia circa 8 ore.
Asus Tough ETBW11AA arriverà sul mercato nipponico a novembre e sarà distribuito dal carrier KDDI. Asus non ha ancora dichiarato il prezzo ufficiale ed un'eventuale distribuzione fuori dai confini giapponesi.
Via: Slashgear