Nella selectlist delle opzioni BTO di alcuni desktop e notebook Dell riappare Windows XP e, fra qualche settimana, comparirà anche Linux. Che ci siano guai in Vista?


Il 19 Aprile è comparso questo breve comunicato sul sito IdeaStorm:

"Avete chiesto in modo forte e chiaro di riportare l'opzione per Windows XP sui nostri computer consumer. Basandoci sul vostro suggerimento, i seguenti sistemi consumer Dell sono immediatamente disponibili su Dell.com:

  • Dell Inspiron: 1405, 1705, 1505, 1501
  • Dell Dimension: E520, E521"

Per chi non ne fosse ancora a conoscenza, IdeaStorm è un'iniziativa del servizio clienti Dell che permette agli utenti di proporre le proprie idee e di votare e commentare quelle altrui. Sorprendentemente, come abbiamo sottolineato in altre occasioni, le proposte più gettonate vengono realmente adottate da Dell, qualsiasi cosa esse comportino.

Nel caso specifico, 12378 utenti (il dato è riferito al momento in cui scrivo la presente notizia) hanno chiesto di poter continuare ad acquistare prodotti Dell con il vecchio sistema operativo Microsoft, e il produttore americano li ha subito accontentati ripristinando Windows XP (sia Home che Professional Edition) come alternativa a Windows Vista (che resta comunque il sistema operativo predefinito).

La scelta di offrire nuovamente Windows XP sui sistemi consumer segue di pochi giorni un'analoga iniziativa di Dell nel settore small business: in quel caso i sistemi interessati erano stati i desktop Dimension E520, E521, C521, XPS 710, 710 H2C e i portatili Inspiron 1501, 640m, 6400, 9400 e XPS M1710. Anche in quel caso la motivazione era stata quella di venire incontro alle pressanti richieste dei clienti.

Nel comunicato su Direct2Dell, leggiamo, inoltre che "L'idea è di continuare ad offrire Windows XP su selezionati sistemi Dimension ed Inspiron fino all'estate".Questo termine è pienamente compatibile con quello del 31 Gennaio 2008, data in cui Microsoft ha annunciato che cesserà di distribuire licenze per Windows XP. Per questa ragione, a Redmond tendono a minimizzare: "Windows Vista è più sicuro, più facile da usare, migliore nella navigazione e nell'entertainment rispetto a qualsiasi altro nostro sistema operativo del passato, e la risposta degli utenti finora è stata incoraggiante", si legge in un comunicato ufficiale richiamato da Cnet. "È pratica comune consentire ai produttori OEM, ai rivenditori e agli assemblatori di continuare ad offrire la precedente versione di Windows per un certo periodo dopo che una nuova versione viene rilasciata".

Forse preoccuperà maggiormente Microsoft un'altra iniziativa di Dell, partita, anche in questo caso, dagli utenti di Ideastorm: l'annunciata disponibilità di Linux come opzione BTO (Build To Order) su una serie di prodotti  notebook e desktop dell'azienda texana.

La notizia era stata ufficializzata all'inizio d'Aprile e ora sembrerebbe che i primi sistemi Linux-based potrebbero figurare sul sito di Dell già per la fine del mese corrente.  Almeno questo è quello che riporta il sito DesktopLinux: "Ancora non siamo a conoscenza di quale distribuzione Linux verrà installata da Dell nei sui computer. Le possibili candidate sono: Novell/SUSE, Red Hat, Fedora, openSUSE, e Ubuntu".

Ubuntu sembrerebbe avere qualche chance in più rispetto alle concorrenti: secono la sua biografia, lo stesso Michael S. Dell, presidente ed amministratore delegato di Dell Inc, utilizzerebbe Ubuntu 7.04 Feisty Fawn Linux sulla sua workstation portatile Precision M90. Altri software open source utilizzati dal signor Dell sarebbero OpenOffice.org 2.2, Automatix2, Firefox 2.0.0.3 e Evolution Groupware 2.10. 

Dopo questo eclatante coming out, potremmo affermare che Linux è stato finalmente sdoganato anche in ambito desktop? 

Prodotti correlati e prezzi

Tutti i migliori computer portatili, convertibili e tablet in offerta su Amazon
Le notizie e le recensioni di Notebook Italia sono anche su Google News. Seguici cliccando sulla stellina

Commenti

Loading comments, just a second!

Questo sito impiega cookie. Utilizzandolo accetti le condizioni riportate nella Informativa sulla Privacy