Terminato il lavoro di progettazione, l'ultraportatile Sony VAIO G è stato messo sul banco di prova: non c'è nulla di meglio di una serie di estenuanti test di resistenza per valutare la bontà del lavoro svolto! Anzi, il team di sviluppo Sony s'è spinto oltre, fino a costruire un macchinario ad hoc per condurre le prove di resistenza alle vibrazioni e alla pressione del nuovo laptop.

Ma prima di procedere alla creazione del nuovo marchingegno, si è provveduto ad alzare gli standard minimi richiesti in precedenza per i test di stress degli ultraportatili VAIO TX e VAIO SZ: apertura/chiusura del display, pressione diretta sul pannello LCD, vibrazioni e test di caduta.

ImageAd esempio, per il test di caduta in stato non operativo (notebook spento) è stata scelta un'altezza di 90 cm, come se il computer cascasse di mano ad una persona in piedi, mentre il test di caduta in stato operativo (notebook in funzione) è stato condotto su un'altezza di 72 cm, pari a quella della caduta da una ipotetica scrivania. I test sono stati filmati per cogliere dettagli che altrimenti sarebbero sfuggiti all'occhio umano: si tratta delle prove di caduta più severe mai condotte su un notebook VAIO!

Il VAIO G, sopravissuto all'impatto con il pavimento, è stato poi costretto all'interno del macchinario realizzato, non senza una piccola dose di sadismo, dai tecnici Sony: una sorta di pressa capace di imprimere una pressione di circa 10Kg su un singolo punto del telaio del notebook e, contemporaneamente, squassarlo violentemente con movimenti di 4-5cm di ampiezza! In un'altra prova è stata applicata una pressione di 120 kgF (chilogrammiforza) sull'intera superficie.

Se il Sony VAIO G è riuscito a superare una simile sfida è stato merito soprattutto della robustezza della scheda madre, che è rimasta salda sui suoi perni, e del rivestimento in fibra di carbonio a triplo stato.

Impressionante.


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