ImageNonostante un processore dal TDP di appena 10W e la presenza (su alcuni modelli) di un hard disk allo stato solido, tuttavia il sistema di raffreddamento del sony VAIO G impiega ancora una ventola per espellere l'aria dall'interno del case. Perchè? Non si poteva realizzare un sistema di dissipazione totalmente passiva? Qui entra in gioco il fattore comfort: molti utenti potrebbero desiderare di utilizzare un laptop così leggero poggiandolo direttamente sulle gambe, e pertanto si è deciso di puntare innanzitutto su un raffreddamento più efficiente e poi di ottimizzarlo in funzione del peso e della silenziosità.

Si è stabilito che il Sony VAIO G potesse avere bisogno di un sistema di raffreddamento di portata simile a quello impiegato sul VAIO TX, ma si è cercato un materiale alternativo al rame, che di regola viene utilizzato abitualmente per questo compito. La scelta è caduta sulla grafite che non solo è più leggera del rame, ma ha anche una conducibilità termica superiore. La grafite non è stata impiegata solo per il dissipatore ma anche, in sostituzione delle heat pipes, per condurre il calore dal processore alla ventola.
 
ImageNel tentativo di massimizzare il comfort acustico del Sony VAIO G è stata presa in considerazione persino la rumorosità dei tasti durante la battitura. Per molti si tratterà di un problema del tutto trascurabile, ma non per chi si sia trovato a dover utilizzare il notebook per prendere appunti durante una conferenza o durante una lezione universitaria. Gli ingegneri Sony hanno scoperto che la base del notebook faceva da cassa di risonanza alle vibrazioni trasmesse dai tasti non solo durante la pressione, ma anche in fase di rilascio. Nel tentativo di risolvere il problema sono stati contattati i produttori di tastiere e si è arrivati ad una semplice soluzione: un inspessimento del cuscino di gomma sotto ogni tasto. Per preservare meglio i tasti dall'usura, inoltre, è stata impiegata una tecnica di stampa laser per imprimere lettere e simboli.

Anche la ventola è stata re-ingegnerizzata per emettere meno rumore: è stata posizionata sul fondo del notebook, il più possibile lontana dalle orecchie dell'utente, ed è stato aumentato lo spazio che la separa dal bordo del notebook e dagli altri componenti. Lo step successivo è stato migliorare la gestione della velocità di rotazione della ventola. Per fare ciò è stata monitorata la temperatura del processore in varie condizioni e con varie impostazioni di risparmio energetico (alimentazione in rete o in batteria, a casa, in ufficio, in un sala convegni, etc...) finquando non si è stati capaci di ottenere le configurazioni migliori per silenziosità ed efficienza.


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