Fra le nuove soluzioni introdotte con il Sony VAIO G, Fujita cita la riduzione dello spessore del rivestimento di vetro da 0,3 a 0,2 mm e della lastra di diffusione della luce prodotta dai LED. Il frutto di questi sforzi è un pannello più leggero di quello montato sul Sony VAIO TX, nonostante la superficie più ampia (la diagonale passa da 11,1 a 12,1 pollici).
Prima di arrivare a questo risultato, i progettisti della multinazionale giapponese avevano compiuto un'analisi approfondita dei componenti impiegati in passato dai notebook Sony, per cercare di individuare le trovate più efficaci per accrescere la robustezza del telaio. È per questa ragione che sotto il rivestimento in fibra di carbonio è stata inserita una costolatura che lo rende più resistente agli urti.
La seconda tecnologia, invece, risulterà utile anche con un drive SSD perché permette di evitare danni trasmessi da altri componenti al disco a seguito di un urto. Si tratta essenzialmente di una distribuzione più razionale dei volumi all'interno del case, al fine di isolare il disco rigido dagli altri componenti, e nell'applicazione di una gommatura sul fondo del dispositivo. Per calcolare forma, dimensioni e consistenza di questo strato di gomma è stato effettuato uno studio corollato da svariati test di caduta, dai quali è emerso, ad esempio, che gli urti sul fondo del notebook sono quelli più pericolosi per l'hard disk.