Apple ha intenzione di entrare nel mercato dei subnotebook avvalendosi della nuova tecnologia basata su memorie allo stato solido NAND, che promette minori tempi di boot e maggiore fluidità del S.O. rispetto ai tradizionali sistemi in uso oggi.


Secondo l'analista Shaw Wu, una tra le più autorevoli voci dell'American Technology Research, Apple dovrebbe a breve introdurre un nuovo subnotebook con l'impiego di memorie NAND.

Secondo Wu il rilascio di nuovi prodotti dovrebbe avvenire entro il terzo semestre del 2007, appena dopo la presentazione del nuovo O.S. Leopard, ormai atteso ai banchi di partenza. Torna, così, prepotentemente d'attualità il più volte annunciato ultraportatile Apple con memorie allo stato solido, su cui ci eravamo già soffermati in passato (il riferimento è a questa new risalente al Dicembre 2006)

La notizia sembrerebbe fondata per diversi motivi, in primis il drastico calo del costo delle memorie NAND che contribuirebbe non poco alla diffusione di questa tecnologia. Un'altra conferma ci viene, poi, da Intel, che nella prossima piattaforma "Santa Rosa" (o Centrino Pro, se si preferisce) integrerà la tecnologia "Robson" capace di sfruttare appieno le nuove memorie allo stato solido. Ad ulteriore suffragio possiamo citare un recente articolo di AppieInsider che ha evidenziato l'esistenza di alcuni brevetti Apple riguardati un dispositivo mobile ultracompatto che ha proprio nelle dimensioni il suo punto forte.

A beneficiare inizialmente della tecnologia NAND flash potrebbero essere, oltre al nuovo, attesissimo, ultraportatile, anche tutti i notebook della linea Pro, mentre per la linea consumer bisognerà aspettare ancora un po' di tempo. Non si esclude, peraltro, la possibilità che memorie NAND di grosso taglio possano rimpiazzare gli HD da 1.8" negli iPod di quinta generazione. 

I più attenti ricorderanno che lo scorso dicembre Ritek, noto produttore di media ottici, aveva lanciato sul mercato il suo primo hard disk allo stato solido per notebook, un dispositivo da 32 GB di memoria flash capace di rimpiazzare i tradizionali hard disk mobili PATA e SATA. Più recentemente, Samsung con il Q40 è stato il primo produttore ad introdurre un notebook con HDD SSD (Solid State Disk).

La nuova tendenza di equipaggiare i notebook con dischi allo stato solido va, sicuramente, a tutto vantaggio di noi utenti che avremo minor consumo di energia, una minore dissipazione di calore, un minor peso, nessun rumore, una maggiore affidabilità e tempi di avvio e accesso ai dati più veloci.
Per ora tutto resta allo stato fumoso di indiscrezione, ma chissà che qualcosa di più concreto non possa emergere l'11 Giugno, quando si aprirà l'Apple World Wide Developer Conference. Non ci resta che aspettare.

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