ImageSeagate inizia una guerra legale contro i produttori di dischi SSD rei di aver violato alcuni brevetti. Per tutelare i suoi azionisti, dice Seagate; per soffocare sul nascere l'affermarsi di una nuova tecnologia, risponde la controparte.


Nonostante ad agosto 2007 avesse annunciato l'inizio della transizione ai drive SSD, Bill Watkins, CEO di Seagate,  non ha mai nascosto di nutrire profonda sfiducia verso i dischi allo stato solido, almeno per quanto riguarda un loro possibile impiego nei computer portatili.

In una nostra precedente notizia avevamo riportato le ragioni della sua diffidenza, accennando anche a supposte violazioni dei brevetti detenuti dalla stessa Seagate e da altri produttori di hard disk tradizionali a piattelli magnetici.

Bill Watkins, CEO di Seagate
Bill Watkins, CEO di Seagate
Watkins, che passa per essere uomo risoluto ed un po' burbero, intervistato dal Wall Street Journal, aveva espresso il suo disappunto per quello che reputa un illecito sfruttamento di tecnologie inventate da Seagate, da parte dei produttori di hard disk basati su memorie NAND Flash: "È tempo di dare valore ai nostri brevetti!"

Oggi Seagate è passata dalle parole ai fatti, citando in giudizio STEC, un'azienda produttrice di dishi SSD, per aver violato quattro brevetti registrati da Seagate in relazione a sistemi di correzione degli errori, backup e interfacce.

La citazione in giudizio avrebbe colto STEC totalmente alla sprovvista. Patrick Wilkison, vicepresidente del settore marketing e business presso STEC, ha dichiarato che Seagate non ha chiesto alcun chiarimento prima di passare alle vie legali. Wilkinson suggerisce che Seagate possa sentirsi minacciata dagli enormi progressi compiuti dai produttori di Solid State Drives.

Gli risponde Watkins con un'intervista al New York Times: "Il problema non ha assunto ancora proporzioni allarmanti, perché si tratta di un mercato ancora in fase di decollo, ma è proprio questa la ragione per cui vogliamo sistemare ora le questioni in sospeso. Il motivo, non è che vogliamo soffocare sul nascere eventuali minacce per i nostri affari, ma abbiamo l'obbligo di proteggere ciò che appartiene alla nostra azienda ed ai suoi azionisti."

Nonostante le polemiche alimentate nelle ultime settimane, i dischi SSD sono considerati dalla maggior parte degli analisti come il futuro dello storage in ambito notebook: la loro diffusione sui computer portatili si espande a macchia d'olio man mano che i prezzi si riducono e si stima che, entro la fine del 2009, la maggior parte dei notebook in commercio possa impiegare uno di questi dispositivi.

 

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