Design, schermo e fotocamera

Esteriormente questo Note 5 non è niente di sbalorditivo, un mattoncino nero con gli spigoli arrotondati. L’azienda ha scelto di non adottare in questo modello il notch, mentre non è riuscita a esimersi dall’installare la fotocamera cosiddetta “a semaforo” nella parte posteriore. La costruzione è davvero convincente e il grado di robustezza alto, con materiali che vanno dal vetro all’alluminio.
È uno smartphone molto grande, lontano dalla piena maneggevolezza.

Cover in metallo unibody con finitura satinata

Xiaomi Redmi Note 5 ha ancora una porta microUSBXiaomi Redmi Note 5: niente bottoni Android

Lo schermo installato è un’unità da 5,99 pollici IPS LCD con risoluzione FHD+ (2160x1080) 403 PPI 18:9 e un rapporto schermo/superficie del 77.68%. Il pannello in vetro è di tipo Corning Gorilla Glass (versione non specificata) con curvatura 2.5D e luminosità di punta di 450nits.
L’unità è piacevole da usare giornalmente, non è una soluzione memorabile ma di ottimo livello. Peccato il sensore di luminosità non sia particolarmente preciso e mi abbia costretto ad affidarmi alla regolazione manuale. Il software è molto completo e permette di regolare finemente la temperatura colore.

Lo schermo da 5.99" è un IPS con buona luminanza

La doppia fotocamera installata posteriormente è pensata per scattare delle foto molto buone e per potersi avvicinare al soggetto con un medio telezoom. Le fotografie sono accurate nei colori e contrastate ottimamente. Il software Fotocamera è abbastanza veloce nell’apertura e semplice da usare.
I video raggiungono la risoluzione massima del Full HD, sebbene la piattaforma permetta di arrivare al ben più apprezzato 4K (come sullo ZenFone 5). Peccato non sia stato fatto quel passetto in più da parte del produttore per completare il tutto.
La fotocamera anteriore, pur essendo molto definita, non mi ha stupito, resta una buona soluzione che non brilla.

Dualcamera posteriore a "semaforo"

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