Design, schermo e fotocamera
Guardando Ulefone Power 3, lo potreste confondere con uno dei modelli più modaioli in commercio, merito del display 18:9 che da qualche mese ha uniformato il canone estetico di molti smartphone. L'aspetto quasi militare che da sempre contraddistingue questa categoria di dispositivi, inoltre, è stato sostituito da una lavorazione più raffinata.
Il materiale impiegato per il corpo del prodotto è l'alluminio, interrotto da una finitura argentata nella parte alta e bassa della scocca che nasconde le antenne per la comunicazione radio.
L'alluminio impiegato al tatto non è eccessivamente spesso e non trasmette solidità, al contrario del Power 2. La lavorazione abbastanza sottile della scocca posteriore, però, conferisce un peso contenuto al sistema.
Il doppio modulo fotografico è integrato all'interno del corpo dello smartphone in un modo poco attento ai canoni estetici moderni, a mio avviso unica pecca del cellulare sul fronte design.
L'incastro della porta Type-C non mi è parso perfetto, ma derubricherei questa mia sensazione al mio sample e anzi vorrei che qualcuno fra voi, se avesse acquistato lo smartphone, mi desse una conferma su questa imprecisione.
Lo schermo ha un'aspect-ratio 18:9 su una diagonale da sei pollici, risoluzione Full HD+ (2140x1080) con tecnologia IPS LCD, 402dpi di densità e una lavorazione del pannello a laminazione completa. L'inclinazione provoca una variazione dei colori, problema, a mio avviso, non determinante su questa fascia di prezzo e che è ripagato dalla luminosità massima molto elevata e dal contrasto nero-bianco molto alto. Il pannello ha colori leggermente troppo desaturati per il mio gusto e un bianco tendente alle tonalità azzurre.
Si può cambiare profilo colore con l'opzione MiraVision nel menù display; io ho impostato quello con saturazione alta.
La doppia fotocamera posteriore è il classico duo con sensore parassitario, nel senso che solo uno lavorerà, mentre l'altro non ha una funzione chiara e alcuni pensano possa essere un vero e proprio sensore “dummy”. Le macro vengono molto bene, i ritratti abbastanza ricchi di dettaglio e le fotografie al buio sono affette da tutti quei difetti imputabili all'assenza di adeguata illuminazione in scena. Io non ho potuto usare l'applicazione fotografica di sistema perché malfunzionante (online non trovo riscontro che si tratti di una problematica ricorrente e quindi penso sia un neo della mia unità), ma installandone una alternativa direttamente dal Play Store sono riuscito a scattare fotografie di buon livello e video di discreta qualità con una messa a fuoco forse leggermente troppo lenta. Sospendo il mio giudizio finale su questo aspetto, confidando che questo limite possa essere superato da un aggiornamento software risolutivo.
L'applicazione di sistema è la medesima che troviamo su tanti smartphone cinesi, in cui è presente una traduzione parziale dall'inglese all'italiano.
Lo sblocco dello schermo si può effettuare con due modalità: con il sensore di riconoscimento delle impronte digitali e con la doppia fotocamera anteriore. Lo sblocco con il viso funziona tre volte su dieci, con tanta luce e posizionandoci perfettamente davanti allo schermo, praticamente inusabile in stanze non del tutto illuminate. Io sono fedele al sensore di sblocco biometrico! Potete anche programmarlo per aprire applicazioni, tornare alla home o abbassare la tendina delle notifiche.