Dopo mesi di trattative, Qualcomm avrebbe finalizzato la proposta di acquisizione nei confronti di NXP Semiconductors per 47 miliardi di dollari. Se l'accordo sarà approvato dagli enti regolatori, la fusione sarà completata entro la fine del 2017.
Quando NXP Semiconductors acquisì Freescale, lo scorso anno, l'obiettivo del chip maker era quello di creare una nuova società da 40 miliardi di dollari focalizzata sullo sviluppo di processori per auto, dispositivi mobile ed una vasta gamma di apparecchi "smart e connessi", vale a dire IoT, videosorveglianza e domotica. Ma nessuno dei due produttori avrebbe mai immaginato che, a distanza di qualche mese, la situazione sarebbe cambiata radicalmente e per mano di un concorrente comune: Qualcomm ha annunciato di essere interessata all'acquisizione di NXP Semiconductors per 47 miliardi di dollari (110$ per azione, 39 miliardi di dollari al netto del debito).
Per farvi capire la portata dell'operazione, il secondo più grande chip maker a livello mondiale attualmente starebbe per rilevare il quarto in classifica. L'acquisizione, se fosse finalizzata, sarebbe la più grande di sempre nel settore dei semiconduttori.
NXP Semiconductors è uno dei player più importanti nella produzione e vendita di chip per automotive, ma anche chip NFC e sensori, mentre Qualcomm negli ultimi anni si è concentrata esclusivamente sui chip per smartphone. La fusione, quindi, aiuterebbe Qualcomm a diversificare la propria linea di processori (e quindi le proprie fonti di monetizzazione) in un momento in cui le "smart car" rappresentano un'opportunità di crescita e il mercato degli smartphone è in leggera crisi con profitti sempre più incerti e bassi per chi ci lavora. L'azienda di San Diego inoltre potrebbe occupare una posizione migliore per competere con Intel ed altri produttori di chip nel settore dell'IoT, che comprende sistemi automotive, ma anche prodotti di rete, videosorveglianza, indossabili e dispositivi per la casa intelligente.
L'acquisizione di NXP Semiconductors da parte di Qualcomm dovrebbe concludersi entro la fine del 2017, sempre se l'accordo sarà approvato dagli enti regolatori e dalle varie autorità competenti.
Via: Liliputing