Toshiba SpursEngine SE1000SpursEngine, il coprocessore grafico composto da 4 Synergistic Processing Elements (SPE), una coppia dedicata allagrafica 3D e l'altra all'elaborazione dei flussi video, verrà impiegato sui notebook Toshiba entro la fine del 2008.


Il primo modello a guadagnare la nuova feature potrebbe essere il Toshiba Qosmio G40, top di gamma destinato all'intrattenimento digitale. Del resto, al CES 2008, la multinazionale nipponica aveva già esibito un prototipo di Toshiba Satellite G45 (in USA la nomenclatura è leggermente diversa) equipaggiato con SpursEngine.

Questi primi esemplari di SpursEngine prendono il nome di SE1000 ed hanno una frequenza di 1.5GHz, 128MB di memoria XDR e una capacità massima di 48 gigaflops. Sono parenti strettissimi delle CPU Cell (adottate dalla PlayStation 3 di Sony), perché composti come queste da core SIMD Risc, anche se SpursEngine è sprovvisto di PPE (Power Processor Element), il processore che svolge le funzioni di controller.

Toshiba SpursEngine SE1000 PCI-Express card 

SpursEngine SE1000 si serve del bus PCI-Express per dialogare con il sistema: ne deduciamo che farà parte di quel gruppo sempre più nutrito di PCI-E minicard e che chiunque disponga di uno slot mini PCI-E libero sul proprio notebook potrà farne uso.

Fra le funzioni di Toshiba SpursEngine SE1000 si tende a dare grande risalto alla capacità di codifica/decodifica dei formati MPEG 2 e H.264 (con risoluzione Full HD, 1080p). A nostro modo di vedere, però, non si tratta della feature più significativa: la quasi totalità delle schede video dedicate e, a partire da giugno, anche i sottosistemi grafici integrati IGP delle piattaforme Intel Centrino 2 e AMD Puma, dispongono di un motore di decompressione hardware dei flussi video.

Ben più interessanti ci sembrano le altre caratteristiche di SpursEngine. Ad esempio il riconoscimento facciale, un settore della biometria per il quale Toshiba sta dimostrando grande interesse e che troviamo già sulla recente line-up di computer portatili consumer: SE1000 permetterà di processre in tempo reale i frame registrati dalla webcam o da una videocamera, non solo per autenticare l'utente, ma anche per modificarne i tratti somatici o rintracciare il volto di una persona fra la folla. Quest'ultima potrebbe essere una funzione estremamente utile per la sicurezza o il controllo passeggeri.

La stessa tecnologia permetterebbe di governare il desktop del proprio computer con la gestualità o con i movimenti della testa. Insomma, le potenzialità di SpurEngine sono davvero illimitate, aprendo la strada a nuove forme di interazione fra uomini e computer.

 

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