Intel ha mostrato al MWC 2015 un reference design di notebook convertibile molto particolare: il prototipo è dotato di un sensore fotografico integrato nel poggiapolsi, così da poter essere utilizzato quando il device è in modalità tablet, e di tecnologia Rezence per la ricarica wireless.
Al MWC 2015, abbiamo messo le mani su uno speciale reference design di notebook convertibile. La realizzazione e le funzionalità sono piuttosto ordinarie: il prototipo infatti non presenta caratteristiche di rilievo, ha spessori non troppo contenuti, un parco porte convenzionale, con due USB 3.0, un'uscita video HDMI, un lettore di schede SD, un jack audio per le cuffie e un plug RJ-45 per la Ethernet LAN e cerniere che consentono la rotazione del display di 360° (Yoga-style). Le novità invece sono altrove.
Ad esempio, il computer portatile utilizza un processore Intel Broadwell-U a 14 nm più potente delle versioni Broadwell-Y (Core M), integra un sensore fotografico nella parte destra del poggiapolsi, così da poter essere utilizzato come fotocamera quando il device è in modalità tablet e soprattutto sfrutta la tecnologia Rezence per la ricarica wireless.
Proprio quest'ultimo è l'aspetto indubbiamente più interessante, perché finora nessun produttore ha ancora adottato questa soluzione per i propri portatili, nonostante Intel lavori da almeno tre anni sulla tecnologia WCT (Wireless Charging Technology) alla base di Rezence, standard in sviluppo da parte del consorzio A4WP (Alliance for Wireless Power), di cui il colosso di Santa Clara fa parte con produttori del calibro di HP, Dell, Acer, ASUS, Hitachi, HTC, Fujitsu e molti altri ancora.
Rezence comunque dal punto di vista tecnico non è una novità assoluta, poiché si basa sulla trasmissione senza fili dell'energia elettrica tramite la generazione di campi magnetici per trasmettere la carica tra due bobine, soluzione chiamata a risonanza magnetica o induttiva e già utilizzata da diverso tempo per ricaricare alcuni smartphone o tablet di fascia alta. Certo, anche in questo caso non si può dire che essa sia ancora molto diffusa ma la novità riguarda il fatto che il consorzio sia riuscito a metterne a punto una variante, Rezence appunto, capace di trasmettere un quantitativo di energia tale da riuscire a caricare un dispositivo grande come un notebook.
I vantaggi ovviamente sono immediatamente evidenti, visto che Rezence libera l'utente dalla necessità di agganciare ogni volta il dispositivo a un cavo elettrico. Sarà sufficiente invece poggiare il dispositivo sull'apposito supporto, senza nemmeno dover rispettare un qualche tipo di allineamento preciso ed il gioco è fatto. Rispetto al 2012 la tecnologia sembra ormai matura e, vista la sua integrazione in un reference design che sicuramente molte aziende utilizzano come base per lo sviluppo delle proprie soluzioni, non dovrebbe mancare molto prima di vedere i primi notebook consumer con tale tecnologia.