I notebook Haswell avranno il 70 % in più di autonomiaSecondo Intel con la prossima generazione di processori Haswell l'autonomia dei dispositivi dovrebbe fare un salto enorme, guadagnando circa il 70 % in più. Possibile?


Attualmente, bene che vada, un notebook o un ultrabook di fascia medio alta, dotato cioè di una piattaforma hardware di buone prestazioni, può contare su un'autonomia compresa tra le 5 e le 6 ore reali, un valore buono ma ancora troppo basso per sperare davvero di portare a termine un'intera giornata lavorativa senza dover mai ricaricare il portatile. Ovviamente la situazione è diversa per quei device come i tablet ibridi, dotati cioè di docking station/tastiera al cui interno è alloggiata una seconda batteria, che sono dunque capaci già ora di superare le 8 ore complessive ma che non sempre hanno una dotazione adeguata al professionista o al lavoratore e che sono per lo più relegati all'ambito consumer. Questa situazione comunque potrebbe presto migliorare in maniera radicale.

Intel North Cape

 

Come sappiamo infatti il prossimo giugno dovrebbero esordire i nuovi processori Intel Haswell e la relativa piattaforma Shark Bay, CPU che introdurranno tante novità, sia a livello architetturale che prestazionale. I colleghi di Fudzilla inoltre hanno riportato in questi giorni la notizia secondo cui Intel ritiene che i modelli ultra low voltage dual core, che saranno i più parchi in termini di consumi energetici e saranno destinati soprattutto agli ultrabook, potrebbero innalzare l'autonomia di ben il 70 % rispetto alla media attuale consentita dagli Ivy Bridge. Un'affermazione non da poco perché significherebbe ottenere tra le 3 ore e mezza e le 4 ore in più, a seconda se la percentuale viene calcolata su 5 o 6 ore, il che porterebbe l'autonomia totale a un valore compreso tra 8.5 e 10 ore, durata che consentirebbe quindi finalmente di coprire davvero l'intera giornata lavorativa senza necessità di dover ricaricare il notebook.

Nonostante la portata di questa affermazione, o forse proprio per questo motivo, il chipmaker californiano non ha finora pubblicizzato più di tanto la cosa, forse per paura di essere poi smentiti dai fatti perché magari è ancora presto e si tratta solo di stime approssimative o forse per non deprimere ancor di più da qui all'estate il mercato dei notebook, le cui vendite come sappiamo languono un po'. Se la notizia fosse vera comunque Intel avrebbe compiuto un nuovo passo per essere competitiva nei confronti delle soluzioni ARM che si stanno diffondendo sempre più soprattutto nei tablet, anche Windows based. Nei confronti di questi processori gli Intel sarebbero infatti molto più potenti e avrebbero finalmente un'autonomia comparabile, anche se ovviamente il prezzo resterebbe più alto ma in questo caso la cosa sarebbe ampiamente giustificabile.

Google News
Le notizie e le recensioni di Notebook Italia sono anche su Google News. Seguici cliccando sulla stellina

Commenti