ImagePresentato un accordo che porterebbe Microsoft ad un passo dall'Open Source. Le tinte che differenziano i sistemi operativi si fanno meno nette e sempre più sfumate.


La notizia, annunciata in una conferenza stampa tenuta a San Francisco dal CEO di Microsoft Steve Ballmer e da quello di Novell Ronald Hovsepian, poi riportata dal Wall Street Journal, ha sorpreso gran parte del mondo dell'Information Technology: Microsoft e Novell hanno stretto una serie di accordi che prevedono la collaborazione fra le due Società su tre fronti, tecnico, legale e commerciale.

1) E' prevista innanzitutto una cooperazione tecnica per consentire una maggiore integrazione fra Windows e la fetta di Open Source rappresentata da Novell. Gli ambiti interessati da questa parte dell'accordo saranno soprattutto virtualizzazione (Novell è già impegnata in un progetto chiamato Xen che come il suo omologo Viridian made in Seattle mira a consentire l'uso di diversi sistemi operativi su macchine virtuali), servizi web e l'interazione fra le suite Office e Open Office attraverso la definizione di specifiche per i formati dei documenti. In particolare Novell si occuperà di sviluppare il supporto a Office Open XML all'interno di OpenOffice e di distribuire un plugin per Office Open XML nella sua versione di OpenOffice.

2) Le due Compagnie concedono una copertura reciproca sui rispettivi brevetti attraverso una licenza incrociata e la preventiva rinuncia ad eventuali azioni legali. Come effetto di questo accordo, Microsoft si impegna a non intentare azioni legali per violazioni della sua proprietà intellettuale contro gli utenti di Suse Linux Enterprise Server e Desktop, i programmatori open source che contribuiscono a OpenSuse e, più in generale,coloro che sviluppano software open source individualmente e senza fini economici.

3) Sul piano commerciale Microsoft e Novell hanno dato vita ad una partnership che prevede la promozione reciproca dei propri prodotti: Microsoft inviterà i suoi clienti che intendono affacciarsi al mondo Open Source a usare SUSE Linux Enterprise  e distribuirà dei coupon che danno diritto ad 1 anno di assistenza gratuita su SUSE Linux Enterprise Server.

Stando a quanto riportato sugli annunci ufficiali delle due Società, l'intento principale di questo storico accordo è raggiungere la massima soddisfazione dei clienti. “Come risultato di questa collaborazione, gli utenti ora saranno liberi di usare Linux virtualizzato su Windows e Windows su Linux” ha dichiarato Jeff Jaffe, vicepresidente di Novell. Gli fa eco Brad Smith, vicepresidente e consigliere generale di Microsoft “Entrambe le Società hanno dovuto ragionare su come creare un ponte fra i due mondi dell'Open Source e del software proprietario sotto il profilo delle licenze” e aggiunge “Questo ponte è stato costruito nel rispetto della comunità open source".

Nella comunità open source, però, l'accordo non ha guadagnato l'enorme consenso che queste dichiarazioni farebbero presumere.
Nonostante Novell si sia affrettata a puntualizzare, in una raccolta di FAQ , che "Il contratto stipulato fra Novell e Microsoft è stato redatto tenendo a mente i principi e gli obblighi della GPL", molti sollevano dubbi sulla sua aderenza alle previsioni della GPL. La General Public License (GPL) è un accordo di licenza, creato dalla Free Software Foundation, che copre il kernel di Linux ed altro software open source.

Eben Moglen, legale di Free Software Foundation, intervistato al riguardo, ha chiarito che "Se stipuli un accordo in cui ti impegni a pagare una royalty a chiunque per il diritto di distribuire software GPL, tu non puoi distribuire quel software sotto licenza GPL""ti vincola ad avere e a concedere a chiunque il diritto di distribuire il software liberamente e senza obblighi accessori".
Anche se i termini economici dell'accordo non sono stati resi noti, la nota d'agenzia congiunta di Microsoft e Novell fa chiaramente riferimento al pagamento di diritti: "Sotto il profilo dell'accordo di cooperazione relativo ai brevetti, entrambe le Società effettueranno pagamenti in cambio della liberazione da qualsiasi potenziale responsabilità per l'uso da parte di ciascuna della proprietà intellettuale dell'altra, con un bilancio netto dei pagamenti a favore di Novell in riflesso del maggior volume di vendite di prodotti Microsoft. Novell, dal canto suo, pagherà diritti di proprietà intellettuale in percentuale delle sue entrate da progetti legati all'open souce". perché il Paragrafo 7 della GPL

Altre preoccupazioni sono legate al futuro di Red Hat, la società che detiene la maggior quota di mercato di prodotti open source: dapprima la concorrenza di Oracle, poi la mossa di Microsoft sembrano far parte di una strategia intesa a ridimensionarne il ruolo. Red Hat, poche ore dopo l'annuncio da parte di Novell e Microsoft ha pubblicato una pagina sul suo sito in cui chiarisce la sua posizione e spiega i motivi per cui non avrebbe preso in considerazione un analogo accordo.

Non si può, tuttavia, negare che l'intesa raggiunta fra Microsoft e Novell sia una vittoria di Linux e dell'Open Source in generale: preso atto dell'insuccesso della strategia del "muro contro muro" (si pensi al caso SCO e all'azione legale intentata contro Microsoft da Novell nel 2004 per  violazione della concorrenza) la Compagnia di Redmond non cerca più di arrestare la crescita di Linux ma di assecondarla per trarne vantaggio.  Se poi da questo cambio di strategia deriveranno vantaggi reali anche per gli utenti è difficile da prevedere.

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