Microsoft Pluton è il nuovo chip di sicurezza progettato per sostituire il TPM nei notebook con Windows, con una maggiore capacità di protezione dei dati sensibili, perché direttamente integrato nei processori.


Microsoft ha presentato una nuova visione condivisa del futuro dei PC Windows che porterà la sicurezza nel cuore dei device, proteggendo gli utenti dalle minacce più avanzate, specialmente in un periodo come quello attuale in cui i computer ricoprono un ruolo sempre più cruciale, aiutando le persone a rimanere connesse e produttive sia nella vita privata sia al lavoro. Si chiama Microsoft Pluton e sarà integrato direttamente nei futuri processori Intel, AMD e Qualcomm anche se al momento non sappiamo ancora quando.

Microsoft Pluton capitalizza l’esperienza virtuosa dell’approccio "chip-to-cloud", già applicato negli ambienti Xbox ed Azure Sphere, ed è stato infatti progettato per offrire una migliore integrazione tra hardware e software nei PC Windows, rimuovendo così alcuni vettori di attacco. Si ispira all'ASP (AMD Security Processor) introdotto con la console Xbox One nel 2013 ed è destinato a sostituire l'attuale TPM (Trusted Module Platform).

La nostra visione per il futuro dei PC Windows è basata sulla sicurezza, integrata direttamente nel processore, dove hardware e software sono strettamente collegati con un approccio unificato per eliminare interi vettori di attacco. Microsoft Pluton è un chip TPM migliore, più robusto, più veloce e più coerente, pur sfruttando le stesse sue API.

David Weston, Head of System Security in Microsoft

Microsoft Pluton, infatti, avrà una maggiore capacità di proteggersi dagli attacchi fisici e/o hardware che prendono di mira le identità e le chiavi di crittografia per rubare informazioni sensibili, ma anche la possibilità monitorare il firmware e di verificare l’integrità del sistema nonché ottimizzare gli aggiornamenti attraverso il cloud (via Windows Update).

Attualmente, la sicurezza dei laptop è spesso affidata al chip TPM, che comunica con il processore, ma è proprio questo il punto debole: gli hacker hanno già attaccato il collegamento tra TPM e CPU, rendendo il computer vulnerabile. Invece, Pluton sarà integrato direttamente nel processore, quindi non potrà essere sfruttato alcun canale di comunicazione per attacchi malevoli. All'inizio i notebook Windows con Pluton emuleranno il TPM affinché venga fornito supporto con le API TPM correnti, come Windows Hello e BitLocker.

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