Al GSMA Mobile Congress di Barcellona, Linux Mobile Foundation mostra i primi modelli di smartphone basati su piattaforma open-source LiMo.
Durante il Mobile World Congress di Barcellona, Linux Mobile Foundation, un consorzio globale di telefonia mobile ha inaugurato la prima ondata di dispositivi portatili che utilizzano la LiMo Platform, la prima piattaforma open-source competitiva nel mercato mobile. I primi cellulari con LiMo sono stati confemati ieri da alcune delle aziende leader del settore: LG Electronics, Motorola, NEC, Panasonic e Samsung.
La Piattaforma LiMo ha un’architettura modulare, basata su plug-in, e indipendente dall’hardware, costruita attorno ad un sistema operativo aperto, con un sicuro ambiente run-time per il supporto delle applicazioni scaricate da Internet. Le Application Programming Interface (API) e le specifiche di LiMo sono disponibili all'indirizzo www.limofoundation.org.
Dispositivi portatili commerciali con LiMo presentati:
- MOTO U9, MOTO Z6w, MOTOROKR Z6, RAZR2 V8, RAZR2 V8 Luxury Edition e MOTOROKR E8 da Motorola.
- NTT DoCoMo FOMA N905i, FOMA N905iμ, FOMA N705i and FOMA N705iμ da NEC.
- NTT DoCoMo FOMA P905i, FOMA P905iTV, FOMA P705i e FOMA P705iμ da Panasonic Mobile Communications.
- SGH-i800 da Samsung.
Prototipi di riferimento:
- LG LiMo Phone da LG Electronics.
- OPAL(m) da Aplix .
- Purple Magic da Purple Labs.
"Un sistema operativo che supporta applicazioni sviluppate da terze parti, e fornisce un ambiente di sviluppo e multitasking, è un requisito fondamentale per realizzare cambiamenti e soddisfare le nuove richieste del mercato della telefonia mobile".
Gli sviluppatori avranno accesso alla base, al codice e alle API dopo che è stato adeguatamente testato per debugging. In particolare, gli sviluppatori potranno contribuire al "middleware di settore" (lo spazio utente) e allo sviluppo del kernel Linux. La Fondazione LiMo sarà invece responsabile anche per i driver di periferica di interfaccia e del modem.
Il panorama mobile si fa interessante, e la possibilità di avere veri e propri computer da taschino, per di più dotati di Sistema Operativo Linux, è allettante. Non resta che sperare che la piattaforma verrà introdotta al più presto anche nel Bel Paese.