Dal 2007, la diagonale del display degli iPhone è rimasta sempre la stessa, da 3.5 pollici. Proprio questa caratteristica però potrebbe cambiare nel nuovo iPhone. Le ultime indiscrezioni parlano di uno schermo più grande da 4.6 pollici.
Lo scorso ottobre 2011, tutti - esperti ed utenti - hanno atteso (invano) un iPhone 5 radicalmente diverso dai suoi predecessori. Apple, però, alla fine ha lanciato iPhone 4S, uno smartphone quasi identico ad iPhone 4 con un upgrade hardware. Tra le (poche) caratteristiche invariate vi era lo schermo del "melafonino" certamente di alta qualità (quello che Apple nomina come Retina Display) ma con diagonale sempre da 3.5 pollici. Nonostante questa dimensione sia stata apprezzata negli ultimi anni, la tendenza attuale è orientata a schermi più grandi, che superano i 4 pollici.
La gran parte degli smartphone Android top di gamma (ma anche midrange), infatti, possiede un display tra 4 e 4.5 pollici, sfiorando in alcuni casi anche 4.7 pollici, mentre alcuni produttori tentano il mercato con smartphone/tablet da 5 pollici. Anche se tali dimensioni dello schermo sono state considerate inutili fino a qualche anno fa (soprattutto per il consumo energetico conseguente), l'arrivo di connessione mobile 3G/LTE ed il miglioramento delle prestazioni tecniche degli smartphone giustifica la presenza di un display più ampio.
E' dunque logico che Apple possa aver deciso di aumentare le dimensioni dello schermo del suo iPhone. iPhone 4S, che costituisce un'evoluzione della gamma piuttosto che una rivoluzione, sarà probabilmente seguito da un iPhone 5 con queste caratteristiche. Secondo un giornale coreano, Maeil Business Newspaper, che cita una fonte industriale anonima, il nuovo iPhone dovrebbe integrare un Retina Display da ben 4.6 pollici forse già in produzione.
Non è stata citata la tecnologia usata, cioè se si tratterà di un display IPS (in-plane switching) o si passerà alla tecnologia OLED, considerando soprattutto che Samsung è capace di produrre schermi OLED di queste dimensioni ma non forse non ancora in volumi sufficienti.