Da poco più di una settimana è stato presentato come sappiamo il nuovo Apple iPad Mini, da molti atteso a lungo e che a quanto pare non sta deludendo le aspettative. Il device è sottilissimo e leggero, misurando appena misura 200 x 134.7 x 7.2 mm per un peso di 308 g ma offre soltanto un display di tipo IPS da 7.9 pollici con una risoluzione di 1024 x 768 pixel e un processore dual core Apple A5, un balzo indietro di ben 3 generazioni, trattandosi di quello integrato nell'iPad 2 (il Nuovo iPad usa un A5X, mentre l'iPhone 6 addirittura l'A6).
La dotazione è poi completata da una fotocamera da 5 Mpixel in grado di registrare video a 1080p, da una webcam frontale da 1.2 megapixel, che può catturare invece video a 720p e dai moduli WiFi 802.11n dual band da 2.4 GHz e 5 GHz, Bluetooth 4.0 e 3G/4G LTE con A-GPS e supporto GLONASS. I dati direbbero che si tratta di un avversario dei vari Google Nexus 7, Amazon Kindle Fire HD e Barnes&Noble Nook HD e HD+ ma così non sembra essere, sia per il costo, la versione base da 16 GB WiFi-only ha un prezzo di 329 euro, molto superiore all'equivalente dei modelli citati, sia perché da un lato offre meno, basta pensare ad esempio al display di risoluzione inferiore o alla piattaforma hardware meno potente, mentre dall'altro offre di più, soprattutto per quanto riguarda spessore e peso, per la qualità costruttiva elevata, per lo schermo di dimensioni maggiori e per l'ecosistema molto più avanzato che offre.
Proprio su queste due direttive del resto si muovono tutte le prime recensioni scritte in questi giorni dai colleghi del New York Times, The Verge, The Loop, Daring Fireball, Engadget e CNET. La maggior parte infatti è risultata positiva, qualcuna addirittura entusiastica, come nel caso del NY Times e di The Loop e qualcuna persino moderatamente negativa, come nel caso di CNET ma tutti si sono mossi dal dato oggettivo di cui sopra. I più entusiasti infatti ne hanno esaltato specialmente le dimensioni e il peso, nonché l'ergonomia offerta dal particolare display da 7.9 pollici, più piccolo di quello da 9.7 dell'iPad normale ma più grande di uno da 7 pollici.
Molti comunque, anche senza i toni trionfalistici delle due testate citate concordano col fatto che non si tratta di una semplice versione "rimpicciolita" del Nuovo iPad ma di un device autonomo vero e proprio, per molti versi superiore e preferibile, ancora una volta soprattutto perché più compatto e leggero, anche a scapito di un display non eccezionale. Fin qui comunque appare ovvio che si tratta di considerazioni soggettive perché non c'è alcun motivo specifico per preferire un device con uno schermo nettamente inferiore e una piattaforma hardware molto meno performante solo perché più piccolo e leggero, il contrario sarebbe una motivazione ugualmente accettabile e tutto si riduce quindi a quello che per noi è più importante.
Le considerazioni più valide e interessanti invece riguardano semmai il confronto con i device Android based. Quasi tutti sono concordi nel preferire l'Apple iPad mini al di là di tutte le altre considerazioni, perché offre un ecosistema molto più maturo e soprattutto un marketplace che al momento non ha rivali per estensione. Google infatti paga in questo senso la mancata retro compatibilità con moltissime app introdotta con la versione 4.0 ICS di Android, quella che riunificava i due rami per smartphone e tablet.
Queste considerazioni dunque ancora una volta ci confermano che sul mercato più dei display, più delle configurazioni hardware, più della qualità costruttiva, più dello stesso sistema operativo, ciò che conta è la quantità di app offerte e l'ecosistema in cui il device si inserisce.