Intel: ricarica USB per computer portatiliL’intel Developer Forum è stata un’occasione perfetta per presentare le idee che il chipmaker californiano ha sullo standard USB 3.0. Esso sarà utilizzato in modo molto più efficiente e versatile, anche per ricaricare netbook e computer portatili.


Per Intel, USB non rappresenta soltanto un semplice standard per la connessione tra device e periferiche. Nei progetti del chipmaker californiano esiste il desiderio di estendere e migliorare le possibilità offerte da questa tecnologia. I punti cardine dell’azione di Intel consistono nel miglioramento della gestione energetica ma anche nell’introduzione di alcune feature che consentiranno di alimentare addirittura un sistema portatile, sia esso un netbook o un notebook.

Intel PDC

Intel sta lavorando al cosiddetto Power Deliver and Control (PDC), una sorta di strategia che permetterà ai dispositivi USB di rilevare lo stato energetico e di far interagire due dispositivi collegati considerandone la funzionalità, ovvero stabilendo chi tra i due è in grado di fornire energia e chi deve riceverla. Queste funzionalità di controllo però richiedono maggiore energia rispetto a quella attualmente fornita dallo standard USB. Secondo i dati rilasciati dall’azienda stessa, sarebbero necessari 42 V e 1,8 A e un’energia di picco attorno ai 35 W, valori decisamente maggiori rispetto attuali.

Obiettivi di Intel PDC

In realtà, sebbene non inizialmente, è previsto il raggiungimento di potenze dell’ordine dei 200-300 W per affrontare anche situazioni più complesse quali potrebbero essere lo sfruttamento di box RAIO USB 3.0. Tali livelli di potenza però probabilmente richiederanno nuovi connettori. Tutte queste nuove introduzioni a che cosa potrebbero servire nella pratica quotidiana? Il fatto che di una periferica si possa “leggerne” lo stato implica, ad esempio, che se una docking station fosse collegata alla presa di corrente, allora sarebbe lei stessa a fornire energia al portatile.

Intel PDC requisiti

Eliminando l’alimentazione, è il portatile che diventa responsabile del funzionamento della docking station. Ma questo è soltanto un esempio che può essere esteso ad altri componenti. In pratica, qualunque periferica in grado di connettersi alla rete elettrica potrà fungere come fonte di alimentazione per il sistema portatile. Lo standard USB attuale soffre di alcuni problemi o limitazioni di cui la più importante di tutte è sicuramente la modesta quantità di potenza che riesce a fornire. Si parla di 900 mA per il nuovo standard 3.0.

Intel Power Deliver and Control

Non è affatto chiaro quando Intel ha intenzione di apportare questi cambiamenti allo standard e, di conseguenza, quando potranno essere distribuiti i primi prodotti che lo integrino. C’è infatti da considerare che, rendere le porte USB più “intelligenti” non è cosa semplice e pone il chipmaker californiano di fronte a numerose problematiche da risolvere. Ad esempio, è necessario implementare alcune funzionalità che permettano alle porte USB di funzionare autonomamente oppure sotto il controllo del sistema operativo.

Intel USB audio e video

Intel ha intenzione anche di pensare a come trasformare lo standard USB in una sorta di interfaccia audio/video in modo da eliminare molti connettori e creare uno estremamente versatile. In pratica Intel desidererebbe rendere la USB l’unico connettore presente in un sistema e in grado di coprire ogni funzionalità.

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