Il chipmaker californiano posticipa l’arrivo sui mercati della piattaforma Ivy Bridge. Le prime implementazioni dovrebbero essere disponibili nei primi mesi del 2012.
Per contrastare la forte avanzata delle APU (Accelerated Processing Unit) AMD Fusion con supporto alle librerie grafiche DirectX11, Intel sta sviluppando la nuova piattaforma per notebook Ivy Bridge basata su processo produttivo a 22 nanometri che promette di superare le limitazioni dell’attuale Sandy Bridge compatibile soltanto con DirectX 10.1. Intel Ivy Bridge porterà con se' anche altre novità che potrebbero rivelarsi piuttosto interessanti.
Ricordiamo infatti che, tra l’altro, l'azienda di Santa Clara ha finalmente deciso di abbracciare la tecnologia USB 3.0 che sarà integrata nativamente in questa piattaforma. Il processo produttivo da 22 nanometri rappresenta inoltre una solida base di partenza per ottenere elevati livelli di efficienza e, contestualmente, anche consumi particolarmente ridotti, il tutto caratterizzati da una scala di integrazione dei componenti davvero spinta.
Secondo alcune indiscrezioni apparse in Rete, Intel avrebbe però collocato il debutto ufficiale dei nuovi processori Ivy Bridge tra marzo e aprile 2012 e non in occasione del Consumer Electronics Show 2012 (CES) previsto in gennaio come ci si aspettava. Non sono chiari i motivi che hanno spinto il chipmaker californiano a posticipare l’arrivo sui mercati di queste nuove soluzioni ma l’impiego di transistor tri-gate potrebbe aver richiesto più attenzione del previsto.
Ricordiamo infatti che, nelle scorse settimane, Paul Otellini, CEO di Intel, ha annunciato ufficialmente che i futuri Ivy Bridge a 22 nanometri utilizzeranno transistor Tri-Gate 3D, a struttura tridimensionale. Contestualmente alla presentazione di Ivy Bridge, Intel mostrerà anche i nuovi chipset Z77, Z75, H77, Q77, Q75 e B77. E’ chiaro che, fino ad allora, il chipmaker non resterà a guardare.