Nel suo keynote tenutosi in apertura del Computex 2011, oltre alle novità legate agli ultrabook e alle relative tecnologie, Intel ha parlato anche del futuro dei processori Atom, con le nuove piattaforme in arrivo, Cedar Trail per netbook e Medfield per tablet e smartphone.


Da sempre, la parola d'ordine per Intel è innovare. L'azienda di Santa Clara è riuscita, nel corso di questi anni, a proporre sul mercato processori sempre più piccoli, efficienti e dal minore consumo energetico, ormai indispensabili per soluzioni mobile e ultramobile valide. Un esempio è certamente rappresentato dai processori Intel Atom Diamondville, una vera rivoluzione per il segmento dei netbook, così come le CPU Silverthorne e Lincroft per la categoria dei tablet.

Alla luce degli utimi trend di mercato, che hanno visto una crescita esponenziale dei sistemi tablet equipaggiati con processori ARM e un ritorno alla competitività da parte di AMD, come le APU Fusion, è necessario un cambiamento di rotta che tenga in considerazione questo mutamento. I nuovi Atom per netbook, nome in codice Cedarview, parte della piattaforma Cedar Trail, dovrebbero infatti portare una ventata di aria nuova nel settore, rinnovando le CPU Atom sotto diversi aspetti, tra cui quello multimediale.

Degli Atom Cedarview abbiamo comunque parlato già molte volte, per cui ci limiteremo qui a ricordarne alcune caratteristiche chiave, come il passaggio al processo litografico a 32 nm che dovrebbe significativamente diminuirne gli assorbimenti energetici, col vantaggio di poter avere netbook fanless, più sottili quindi e anche con autonomie maggiori. Inoltre i processori con core Cedarview saranno abbinati a un sottosistema grafico basato su core PowerVR SGX545 a 400 MHz, che introdurrà il supporto alle API DirectX 10.1 e OpenGL 3.0, al decoding hardware dei codec MPEG-2, MPEG-4 part 2, VC1, WMV9, H.264, Blu-ray 2.0, alle tecnologie come LVDS single channel a 24 bit per i display di netbook e notebook con una risoluzione fino a 1440 x 900 pixel, e alle interfacce HDMI 1.3a, eDP (embedded DisplayPort) 1.1 e DisplayPort 1.1.

Meno chiaro era invece fino a ieri il futuro di Medfield, core che inizialmente avrebbe dovuto competere nei settori tablet e smartphone. Dopo il recente abbandono dell'azienda da parte di Anand Chandrasekher, responsabile della divisione Ultra Mobility Group, erano circolati infatti diversi dubbi sul destino di questi processori, ma durante il keynote Sean Maloney, vice presidente Intel, ne ha parlato, senza far riferimento all'accaduto, segno che quindi il progetto procede nel solco tracciato finora e vedrà la luce come stabilito.

Intel Medfield sarà un System On a Chip con processo produttivo a 32 nm e quindi, a differenza dell'attuale Lincroft, integrerà su un unico die anche il sottosistema grafico e il controller di memoria, offrendo così al contempo un maggior risparmio energetico e la possibilità di creare tablet e smartphone più sottili rispetto a quanto è possibile fare ora adottando gli Atom basati su core Silverthorne o Lincroft, si parla infatti di meno di 9 mm per un peso inferiore ai 700 g.

Medfield inoltre offrirà supporto non solo a Windows, ma anche a Google Android Honeycomb 3.1 e a MeeGo, lasciando così ampia libertà di scelta ai produttori per l'installazione del sistema operativo. Al momento non sono note altre caratteristiche tecniche di Medfield, ma Intel dovrà fare davvero molto bene se vorrà essere competitiva con soluzioni come quelle proposte da ARM, Qualcomm o Nvidia, che per la sua futura piattaforma Tegra di terza generazione ha già fatto vedere meraviglie.

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