ImageÈ polemica attorno al sistema di vendita diretta Dell: un ex impiegato rivela i retroscena del business della multinazionale americana che, messa alle corde, ammette e si scusa con i suoi clienti.


Le rivelazioni di un ex impiegato Dell al Consumerist potrebbero aver minato la fiducia che Dell stava guadagnando nei confronti dei consumatori grazie ad iniziative come Direct2Dell e IdeaStorm. La situazione si era ulteriormente aggravata dopo il tentativo di far rimuovere il post invocando il segreto aziendale: l'e-mail con la quale un legale di Dell chiedeva la rimozione è stata pubblicata dal Consumerist, suscitando un coro di proteste.

Per riparare al danno d'immagine Lionel Menchaca, Digital Media Manager di Dell, ha pubblicato una lettera con la quale porge le scuse della multinazionale americana e ammette gli errori, ma rivendica anche il merito di alcune recenti iniziative a vantaggio dei consumatori, come l'introduzione di Ubuntu su alcuni sistemi e la riduzione del software indesiderato (bloatware).

ImageLa lettera contiene ben 23 confessioni che coprono diversi settori di interesse: si va dalle politiche (non sempre trasparenti) di marketing, all'ufficializzazione di alcune indiscrezioni riguardanti i nuovi prodotti. Sotto quest'ultimo profilo, Dell conferma la nostra notizia relativa ai nuovi notebook Inspiron così come la rivelazione del nuovo ultraportatile XPS M1330 da parte di Engadget.

Sotto il profilo del marketing, invece, la questione principale riguarda una scarsa chiarezza nei prezzi dei prodotti. Sul Consumerist leggiamo: "Navigando nelle varie sezioni (del sito di Dell) si trovano prezzi differenti per lo stesso prodotto, solitamente tre o più. Se siete in procinto di acquistare un Dell, configurate il prodotto partendo da un link nella pagina principale, dalla lista dei prodotti e dalla pagina "As Advertised-Newspaper" (Come pubblicizzato sui giornali). Configurate un sistema nello stesso modo nelle sezioni home, small business e Direct (in italia le prime due sezioni assumono il nome di "Privati" e "Piccole aziende"). Con ogni probabilità vi ritroverete con 9 prezzi differenti."  

Nonostante queste osservazioni si riferissero specificamente al sistema di vendita di Dell negli Stati Uniti, tuttavia alcune di queste "confessioni" potrebbero coinvolgere anche l'Italia: alcuni utenti del forum di Notebook Italia, infatti, avevano rilevato piccole stranezze nei prezzi pubblicati sul sito italiano di Dell.

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