Anche se non è la sola, HTC è stata una delle prime aziende ad annunciare lo sviluppo di un visore di realtà virtuale stand-alone. Ed ora è ufficiale: il suo primo casco VR "autonomo", quindi capace di funzionare senza dover essere collegato ad uno smartphone, ad un PC o qualsiasi altro dispositivo, è realtà ma HTC Vive Focus non è un visore Daydream-ready come tutti ci aspettavamo.
HTC Vive Focus è dotato di un processore Qualcomm Snapdragon 835 VR e di un display AMOLED ad alta risoluzione e bassa latenza, con un tracciamento inside-out a 6 gradi di libertà (6DoF) che HTC chiama "world-scale", grazie alle fotocamere ed ai sensori sulla parte frontale. Il design sembra ricordare quello del Vive, ma quest'ultimo modello presenta un sistema di controlli diverso, con un telecomando dotato di tre gradi di libertà ed un trackpad superiore per gestire l'interfaccia.
L'azienda taiwanese distribuirà inizialmente Vive Focus in Cina, dove Daydream e Play Store non sono ampiamente disponibili, anche perché il visore non è compatibile con la piattaforma di Google. HTC offrirà contenuti VR attraverso il suo app store cinese, ma grazie alla disponibilità della nuova piattaforma proprietaria Vive Wave consentirà agli sviluppatori di terze parti di creare nuovi contenuti che saranno poi distribuiti tramite Viveport (e ce ne sono più di 100 già in catalogo). È abbastanza chiaro che l'obiettivo di HTC è costruire un suo ecosistema ed è questa una delle principali ragioni per cui l'azienda ha deciso di non adottare la piattaforma di realtà virtuale made in Google e di cancellare qualsiasi progetto. A questo punto, a Mountain View non resterebbe che Lenovo, con la quale sembra ancora in contatto.
Al momento HTC non ha annunciato il prezzo e la data di rilascio sul mercato (cinese), ma vi terremo aggiornati su eventuali nuovi dettagli. Gira voce, infatti, che in Europa e in USA dovrebbe arrivare una versione simile a Vive Focus, probabilmente chiamata HTC Vive Eclipse.