In occasione della conferenza MobileBeat, Phil McKinney, CTO di HP, ha espresso la possibilità di sfruttare il sistema operativo WebOS sui display plastici flessibili.
A quanto pare, l’acquisizione di Palm da parte di Hewlett Packard è solo l’inizio di una serie di progetti commerciali destinati a coinvolgere diversi settori della tecnologia. Il colosso americano sta lavorando da diverso tempo allo sviluppo di display flessibili in materiale plastico da impiegare in svariati contesti. La progettazione di display flessibili da parte di Hewlett Packard, oggi, ha dato luogo sostanzialmente ad alcuni concept che non hanno avuto poi una implementazione pratica.
Per questo motivo, il produttore ha voluto fare il punto della situazione mostrando, direttamente in occasione del MobileBeat 2010, un prototipo di display flessibile caratterizzato da una richiesta energetica piuttosto modesta e dall’impiego di energia solare. Questo schermo utilizza il Mylar (polietilene tereftalato o polietilentereftalato) come componente principale e può essere costruito in diverse dimensioni per adattarsi alla specifica applicazione.
Il CTO di HP non ha definito date precise per l’ingresso sul mercato di dispositivi equipaggiati con display flessibili ma non è detto che debba trascorrere ancora molto tempo. Il MobileBeat 2010 è stata anche un’importante occasione per ribadire la volontà del produttore di sfruttare il know-how mutuato da Palm e di implementare il sistema operativo WebOS su diversi device, inclusi tablet e dispositivi dotati, per l’appunto, di display flessibili.
L’acquisizione di Palm, dunque, non sta avendo come obiettivo quello di concentrarsi sugli smartphone (ai quali Hewlett Packard non sembra affatto interessata) ma piuttosto quello di mettere insieme un team altamente specializzato con conoscenze da applicare ai futuri progetti HP.
