Prima recensione completa per il tablet ibrido HP Envy X2, sostanzialmente un ottimo prodotto, ben costruito, con una grande autonomia e in grado di offrire un'esperienza d'uso molto valida con Windows 8, ma sostanzialmente limitato da una piattaforma non proprio performante.
HP Envy X2 è uno dei diversi tablet Windows 8 ibridi, dotati cioè di tastiera dock, che sono arrivati sul mercato a partire dallo scorso 26 ottobre, data d'esordio del sistema operativo di Redmond. I colleghi di NBR lo hanno ora recensito e ciò che emerge conferma sostanzialmente limiti e pregi di un po' tutti i device simili: quelli di brand blasonati infatti possono tutti vantare un ottimo livello costruttivo e qualitativo, con l'uso di materiali pregiati robusti e ben assemblati ed in grado di offrire la miglior esperienza d'uso possibile grazie ai touch screen e al fatto che la piattaforma x86 consente di adottare la versione completa di Windows 8 e non Windows RT per piattaforme ARM che, come sappiamo, manca del supporto ai programmi legacy, così importanti in ambito PC.
Purtroppo però, come tutti gli altri tablet ibridi di questa generazione, sembra comunque piuttosto limitato nelle prestazioni dalla scelta di una piattaforma hardware non abbastanza performante. Ricordiamo che l'HP Envy X2 infatti ha uno spessore di soli 8.5 mm e un peso di 680 g ed è dotato di un display multitouch a 10 punti di contatto di tipo IPS con diagonale di 11.6 pollici, risoluzione HD da 1366 x 768 pixel e luminanza di 400 nit, mentre all'interno troviamo il nuovo processore dual core Intel Atom Z2760 Clover Trail, che può raggiungere la frequenza massima di 1.8 GHz, affiancato da 2 GB di RAM e da un SSD da 64 GB per lo storage locale, spazio ulteriormente espandibile grazie alla presenza di un lettore di memorie SD.
La dotazione è poi completata da una fotocamera posteriore da 8 Mpixel, da una webcam frontale da 1.3 Mpixel, da un sensore NFC, da moduli WiFi e Bluetooth e da un sistema audio curato come sempre da Beats Audio e da un jack audio per le cuffie. Per quanto riguarda la docking station infine, oltre alla tastiera integra anche un touchpad multitouch, una porta USB e una seconda batteria che dovrebbe dunque consentire di aumentare ulteriormente la già notevole autonomia del solo tablet.
La realizzazione non si discute a livello qualitativo, la scocca è bella e robusta, con un livello di finitura elevato, il display è ottimo, appena limitato dalla risoluzione HD a cui forse sarebbe stata preferibile una di tipo HD+ se non addirittura Full HD come in altri device simili e la qualità audio offerta da Beats Audio è davvero più elevata rispetto alla media. Meno buone le impressioni riguardo a tastiera e touchpad, ma qui come sempre si va nel soggettivo, in quanto i giudizi sono molto influenzati dalle proprie abitudini e dalle dimensioni delle proprie mani.
Più oggettive invece, in quanto supportate dai risultati dei test, sono le considerazioni riguardo alle performance non proprio eccezionali dell'Intel Atom che, nonostante i passi avanti rispetto alle generazioni precedenti, va comunque facilmente in crisi quando si svolgono più di un paio di operazioni o una un po' più impegnativa. Critiche anche per l'SSD, giudicato un po' lento e soprattutto per la scelta del taglio da 64 GB, valutata limitante, soprattutto perché 10 GB sono già ovviamente occupati dal sistema operativo.
La durata della batteria rilevata dai test infine è allineata ai valori dichiarati dal produttore, raggiungendo ben 11 ore e mezza durante l'uso e addirittura 15 ore in idle, ovviamente sempre parlando del device con la docking station collegata. Tutto sommato il giudizio finale è ampiamente positivo: per 849 dollari HP offre un device in grado di risultare soddisfacente sia come tablet che come notebook e anche se le prestazioni non sono al top il compromesso per avere un dispositivo ultramobile sono accettabili, soprattutto per un utente consumer che non abbia particolari pretese. I colleghi dunque ne raccomandano l'acquisto per tutti quelli in cerca di un valido dispositivo 2-in-1.