Al termine del primo trimestre dell'anno, Greenpeace lancia la settima edizione dell'Ecoguida ai prodotti elettronici verdi. Nokia lascia il posto a Samsung e Toshiba. Nintendo rimane in fondo alla classifica.


All'industria hi-tech ora Greenpeace chiede di più: prodotti che siano non solo privi di sostanze tossiche, durevoli, riciclabili e gestiti correttamente quando diventano rifiuti ma anche efficienti sul piano energetico. L'Ecoguida di Greenpeace è stata pubblicata per la prima volta ad Agosto 2006. Da allora molte multinazionali si sono attivate per eliminare le sostanze pericolose nelle loro filiere produttive e assumersi la responsabilità di gestire i rifiuti prodotti.

È giunto il momento di fare il passo successivo e assumersi nuovi impegni. L'industria elettronica deve abbattere l'impatto ambientale delle sue filiere anche sul piano del clima, riducendo le sue emissioni di gas serra. A livello globale le produzioni industriali sono causa del 2% di immissione di CO2 in atmosfera.


La coerenza delle politiche implementate da Samsung e la piena adozione del principio di responsabilità del produttore da parte di Toshiba hanno permesso a queste due aziende di posizionarsi in testa alla classifica. Al vertice della sua lista quindi, Greenpeace pone due aziende asiatiche, le cui imprese e prodotti eco-compatibili hanno fatto guadagnare i primi posti, togliendo lo scettro a Nokia. Samsung in particolare migliora la sua posizione in tre mesi, dal sesto al primo posto, grazie ad una più valida responsabilità individuale, con l'eliminazione di di PVC e RFB dai suoi prodotti entro il 2009. Al contrario multinazionali come Philips, Panasonic e Sharp continuano a ignorare ogni tipo di responsabilità legata ai rifiuti prodotti dai loro articoli a marchio. In fondo alla classifica troviamo Nintendo, in 18ima posizione, poichè nonostante i suoi intenti, soprattutto a livello di comunicazione, non riesce a raggungere dei risultati concreti.

I miglioramenti adottati da Motorola nelle operazioni di ritiro e riciclo dei prodotti a fine vita hanno fatto passare l'azienda dalla 14esima alla 12esima posizione dell'Eco guida. Nokia, non avendo migliorato questo servizio in India e Russia, matura ancora punti di penalità. Nintendo passa da 0 a 0,3 punti grazie alla politica di gestione dei composti chimici, ma non ottiene alcun punteggio su tutti gli altri criteri. Per un quadro completo, vi segnaliamo Nokia, in terza posizione, Sony, Dell e Lenovo (ex-equo in 5 posizione), Sony Ericsson (7 poszione -6 posti), LG, Apple ( 9 posizione +2posti), Fujitsu-Siemens, Hewlett-Packard, Motorola, Acer, Sharp, Panasonic e Microsoft (15 ex-equo) e Philips (17 posizione).

Sotto, troverete un quadro riassuntivo dei risultati con le evoluzioni di ogni azienda nel corso delle 7 edizioni della classifica di Greenpeace.

 

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