Computer da 12 dollariUn ambizioso gruppo di computer designers ha in progetto la realizzazione di un PC con costo di soli 12 dollari, dedicato ai mercati emergenti e al'l'informatizzazione del "terzo mondo". Vedremo i risultati del loro impegno durante il MIT International Development Design Summit.


La realizzazione di un computer economico da destinare all'informatizzazione dei paesi poveri in via di sviluppo è un sogno che non pochi designers hanno provato a realizzare. Di recente il progetto OLPC (One Laptop Per Child) di Nicholas Negroponte ha dato vita ad un notebook a basso costo da 100 dollari. Il gruppo di designers  tra cui Derek Lomas, Jesse Austin-Breneman, ha deciso di tentare il tutto per tutto, provando a sviluppare un computer da soli 12 dollari, che sarà presentato al MIT International Development Design Summit, in programma questo mese.

Computer 12 dollari

"Vediamo il nostro progetto come un modello che possa incrementare le opportunità di crescita economica per le persone dei paesi in via di sviluppo." ha commentato Lomas: "Se sei in grado di scrivere su una tastiera, esso potrebbe rappresentare la differenza tra guadagnare un dollaro all'ora anzichè un dollaro al giorno." In India esistono già computer ultra-economici da 12 dollari, ma si tratta di console da gioco con tecnologia degli anni 80, capaci di operare solo con semplicissimi videogiochi e programmi.

Lomas ed i suoi colleghi del Massachusetts Institute of Technology hanno progettato il loro computer basandosi sui PC Apple II, ed hanno intenzione di integrare funzioni importanti come un rudimentale accesso ad internet, tramite telefoni cellulari. Il sogno del gruppo di giovani designers sarebbe proprio quello di creare dei "laboratori" a basso costo basati su computer Apple II, capaci di ricreare le condizioni di lavoro dei computer labs nei quale Lomas e compagni sono cresciuti.

I fanatici ed appassionati di Apple II sono già stati contattati e stanno dando il loro contributo programmando con entusiasmo. Alcune fondazioni no-profit dei paesi in via di sviluppo si sono già dichiarate interessate al progetto, ed alcuni membri stranieri del team di sviluppo, provenienti dal Brasile, Ghana ed India hanno in progetto di analizzare i mercati per avere una idea delle possibili implementazioni. "Pensiamo di poter sviluppare uno strumento educativo veramente buono, capace di esporre i bambini all'uso di tastiera e mouse anche in tenerà età." ha dichiarato Austin-Breneman, ingegnere meccanico del gruppo. Che dire, in bocca al lupo ragazzi!

 

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