ImageBroadcom critica i prezzi eccessivi dei dispositivi wireless N e avanza qualche dubbio sul modo in cui la Wi-Fi Alliance ha gestito l'evoluzione dello standard 802.11n.


Dopo un lungo braccio di ferro con i produttori di hardware, a Marzo lo IEEE 802.11 Working Group approvava la seconda bozza di standard 802.11n, il cosiddetto "Draft 2.0". Quello che ne è seguito è stata l'immediata diffusione di periferiche Wi-Fi pre-N, favorita anche dalla comparsa dei primi notebook dotati del supporto per il nuovo standard.

Si è creato, così, uno standard de facto, non suffragato dall'approvazione definitiva da parte dello IEEE, voluto da Intel e dai maggiori produttori di notebook e periferiche. La domanda di dispositivi draft-N è subito salita alle stelle, perché nei consumatori è invalsa l'opinione che il nuovo standard offra una serie di vantaggi rispetto a quello precedente che ne giustificano la scelta. 

Arstechnica, però, ha deciso di dare spazio ad alcune critiche provenienti da un soggetto autorevole nel campo delle reti senza fili: Broadcom. Il chipmaker di Irvine, avrebbe recentemente rivisto al ribasso le sue stime sulla diffusione del wireless N entro la fine del 2007. Il motivo principale sarebbe un costo eccessivo dei dispositivi 802.11n, che potrebbe incidere negativamente sul volume di vendite.

Inoltre non convince del tutto la scelta della Wi-Fi Alliance (emanazione del cartello dei produttori) di iniziare a certificare le apparecchiature Draft-N. Va detto, comunque, che la Wi-Fi Alliance ha assicurato la possibilità di aggiornare il firmware alla versione definitiva dello standard una volta che verrà approvata (il calendario fissa la data ad Aprile 2009).

Google News
Le notizie e le recensioni di Notebook Italia sono anche su Google News. Seguici cliccando sulla stellina

Commenti