Non accennano a spegnersi i fuochi della polemica sulle batterie Sony, mentre i produttori coinvolti si riuniscono per definire nuovi standard di sicurezza e riconquistare la fiducia del mercato.
Il richiamo, da parte di Dell, di 4,1 milioni di batterie per portatili potenzialmente difettose, ha generato un effetto domino che ha rapidamente coinvolto tutti i principali produttori di notebook in una delle più vaste campagne di ritiro prodotti di tutti i tempi: Apple, Lenovo, Toshiba, Fujitsu e, per ultima, la stessa Sony hanno annunciato la loro adesione al programma per un ammontare complessivo di circa 10 milioni di unità richiamate.
Al centro della polemica le batterie agli ioni di litio prodotte da Sony Corp. che, come ammette lo stesso produttore e come documentato da immagini e filmati largamente diffusi sul web, potrebbero andare in corto circuito e incendiarsi a causa di minuscoli frammenti di metallo lasciati nelle celle come residuo di produzione.
La CPSC (U.S. Consumer Product Safety Commission), che sta collaborando con Sony per un piano di richiamo globale di tutte le batterie a rischio, sottolinea che il pericolo di incidenti è comunque basso (dell'ordine di 50 casi su 10 milioni di notebook venduti negli U.S.A), anche se non va sottovalutato.
La vicenda ha, comunque, avuto il merito di riportare l'attenzione su alcuni limiti intrinseci della tecnologia delle batterie agli ioni di litio: alcuni componenti interni delle celle hanno una natura potenzialmente instabile che può aumentare in caso di surriscaldamento o eccessivo flusso di corrente.
È prevedibile, pertanto, che la tendenza del mercato verso portatili sempre più piccoli e potenti richiederà lo sviluppo di tecnologie alternative nel settore delle batterie, in grado di conciliare l'aumento di capacità con le esigenze di sicurezza e stabilità. Le prospettive future si incentrano sulla tecnologia allo zinco-argento e sulla tecnologia a celle di combustibile, ma, al momento, i loro costi e volumi di produzione non sono tali da consentire un impiego di massa nei notebook.
Nel frattempo, sarebbe necessario ridefinire lo standard di riferimento per le batterie dei portatili, dato che quello attuale (IEEE P1625) risale addirittura al 2003.
Consapevole di ciò, lo IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers) ha annunciato l'elaborazione di un nuovo standard che dovrebbe vedere la luce nel 2007.
Dal canto loro, i produttori, per mezzo della IPC (l'associazione che riunisce le maggiori industrie elettroniche), hanno intrapreso una iniziativa parallela che dovrebbe condurre alla elaborazione di più rigorosi criteri di progettazione per le celle delle batterie a ioni di litio. L'IPC ha comunicato che l'indagine avrà particolare riguardo sia per il processo costruttivo che per le metodologie di collaudo.
Si tratta di provvedimenti responsabili, anche se tardivi, che contribuiranno a ristabilire fiducia e sicurezza nel rapporto fra aziende e consumatori.