Qual è la durata della batteria dell'Asus Padfone? La risposta nei nostri test dell'autonomia nelle tre configurazioni, smartphone, tablet e laptop, e qualche considerazione su alimentatore e metodologie di ricarica.


Nonostante il SoC Qualcomm Snapdragon S4 MSM8960, che costituisce il cuore pulsante dell'Asus Padfone, sia uno dei processori mobile più efficienti attualmente disponibili, e la presenza di ben tre batterie, una in ciascun dispositivo che compone il kit, smartphone-tablet-tastiera, alcuni test condotti su esemplari di pre-produzione avevano riportato un'autonomia irrisoria, largamente inferiore alle aspettative.

Per questa ragione abbiamo deciso di dedicare un approfondimento specifico alla durata della batteria dell'Asus Padfone in sé ed in combinazione con Padfone Station pad e Padfone Station keyboard dock. Premettiamo subito che l'allarmismo circa l'autonomia di questo terminale è assolutamente infondato e che i nostri test hanno rilevato durate confrontabili se non migliori di quelle di altri smartphone e tablet Android sul mercato.

Come abbiamo già evidenziato nel commento al nostro video di unboxing e primo contatto con tablet e tastiera, Asus Padfone è un dispositivo unico nel suo genere, perché lo smartphone è parte di un sistema composto, a seconda delle configurazioni, anche da Padfone Station Pad e/o Station Keyboard Dock. Ciascun elemento integra una batteria: c'è una batteria da 1520 mAh nello smartphone, una da 6600mAh nel pad ed un'altra da 6600mAh nella tastiera.

Le tre batterie si combinano in vario modo a seconda delle esigenze dell'utente o della situazione contingente. La Padfone Station Dock, cioé la tastiera dock, si comporta come una qualsiasi periferica esterna alimentata dal connettore proprietario a 40pin del tablet. Ciò implica che la tastiera è in grado di funzionare in ogni sua parte (comprese porte e lettore di schede di memoria) anche se la sua batteria è completamente esausta. Quest'ultima, esattamente come una batteria esterna, inizia a ricaricare la Padfone Station (il tablet) appena i due dispositivi vengono agganciati.

La batteria del pad, invece, non è soltanto una riserva di carica per lo smartphone ma deve anche alimentare il proprio schermo multitouch capacitivo da 10 pollici, il sensore di luminosità, la camera da 1,3MP, lo speaker ed il microfono integrati. La sinergia fra smartphone e tablet è quindi molto più raffinata e rappresenta, allo stesso tempo, una delle peculiarità del Padfone ed una delle sue migliori qualità.

Questa complessa interazione è realizzata combinando hardware e software, lasciando però all'utente una buona capacità di controllo e monitoraggio. La widget "ASUS Battery" permette di tenere sempre sotto controllo la capacità residua di ciascuna batteria, mentre un'altra widget, "Padfone Station Utility", consente un rapido accesso alle impostazioni di ricarica.

Si può scegliere fra una modalità di ricarica "Intelligente" ed una modalità di "Ricarica continua". La seconda dà la precedenza allo smartphone e cerca di mantenere il suo livello di carica costantemente sopra il 90%. La prima invece utilizza complessi algoritmi per trovare un perfetto bilanciamento fra la carica residua del pad e quella dello smartphone per consentire all'utente di utilizzare il Padfone in modalità tablet per il maggior tempo possibile.

È interessante notare che in ogni caso il sistema è tarato per lasciare una riserva di carica sullo smartphone, così quando il tablet si spegnerà per batteria scarica, lo smartphone avrà ancora un 30-40% di autonomia residua. Un dato, questo, da tenere in considerazione per interpretare al meglio i risultati del nostro test di durata della batteria.

Per fare una stima il più possibile attendibile, abbiamo cercato di replicare uno scenario simile al comportamento tipico di un utente "normalmente poco accorto". Significa che non abbiamo apportato nessuna ottimizzazione per limare i consumi del nostro Padfone, mantenendo, all'opposto, lo schermo sempre alla massima luminosità (Outdoor mode), e tenendo costantemente accesi WiFi, GPS, Bluetooth, sincronizzazione e sensori.

In queste condizioni abbiamo usato il terminale per circa il 30-40% del tempo totale, privilegiando le attività multimediali, come giochi e riproduzione di video in locale e in streaming da Youtube, con l'aggiunta di telefonate per qualche decina di minuti, navigazione web e test del GPS.

I risultati sono stati di 14 ore e mezza per il Padfone, 21 ore e 40 minuti per il tablet Padfone Station e ben 41 ore per il set completo di tastiera.

L'autonomia eccellente è anche merito dell'enorme capacità complessiva delle tre batterie, che però ha come rovescio della medaglia tempi di ricarica abbastanza lunghi. La ricarica dei tre componenti combinati tramite un unico alimentatore richiede più di 5 ore, mentre per la coppia smartphone-tablet bastano 3 ore e mezza. La ricarica del solo smartphone invece dura un'ora e mezza scarsa tramite l'alimentatore in dotazione.

Non si tratta di un comune alimentatore USB, ma di un modello capace di lavorare in due modalità differenti, a 5V per ricaricare lo smartphone, e a 15V per le Station. Padfone Station e Padfone Station Dock (come anche la tastiera dock dell'Asus Eee Pad Trasformer TF101 da cui deriva) richiedono una tensione di almeno 11V, oltre il doppio di quella dei comuni alimentatori. Per questa ragione, ogni nostro tentativo di ricaricare le Padfone Station tramite USB 3.0 o alimentatori USB è stato infruttuoso.

Chiuso l'argomento batteria, non ci restano che i test delle prestazioni; nel frattempo vi invitiamo ad usare i commenti per segnalarci se siete riusciti a trovare metodi di ricarica alternativi per il Padfone.

Update: Seppure la Widget Battery Status non segnali lo stato di carica, abbiamo riscontrato che si riesce a ricaricare la Station pad tramite una comune porta USB (e quindi anche tramite altri alimentatori USB). La ricarica è molto lenta e sembra avere un minimo di efficacia solo con il Padfone spento o in standby. Resta esclusa la Padfone Station Dock (tastiera dock), che come riportato nella notizia non reagisce in alcun modo a questi metodi alternativi di ricarica e che richiede necessariamente l'alimentatore proprietario o un alimentatore alternativo da almeno 11V.

Update: Per sgombrare il campo da ogni dubbio, aggiungiamo uno screenshot che testimonia la durata della batteria misurata nella nostra prova.

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