Alla vigilia del WWDC 2013 si moltiplicano le voci su cosa sarà presentato e cosa no. Tra le novità potrebbero esserci il servizio di musica in streaming iRadio e nuove versioni di iOS e OS X. Incertezza invece su nuovi modelli di notebook, mentre i commentatori sembrano sicuri che non assisteremo alla presentazione di un nuovo iPhone o iPad.


Se l'imminente Apple WWDC sarà o meno deludente lo sapremo soltanto tra qualche giorno, certo è che da quando Tim Cook è subentrato al compianto Steve Jobs le novità, che avevano fatto la fortuna del brand negli ultimi anni, sono andate fortemente diminuendo. Sono in molti a chiedersi cosa ne sia stato dell'azienda in grado di anticipare i tempi introducendo il primo smartphone full touch e inventando il tablet, sia tra i consumatori che tra gli operatori del settore, entrambi delusi dall'incapacità di innovare profondamente negli ultimi due anni. I recenti e deludenti risultati finanziari infine hanno messo sul chi va là anche gli azionisti.

Tim Cook però continua imperterrito nel percorso che dovrebbe trasformare la casa della Mela morsicata da marchio di nicchia e un po' snob in grande produttore di soluzioni di massa sulla scia di Samsung. Riuscirà Cupertino a sfornare device più economici e adatti a un maggior numero di tasche senza perdere la propria identità?

A poche ore dall'avvio dell'annuale appuntamento per gli sviluppatori dunque è partito sui media di settore il toto novità: cosa presenterà quest'anno Apple? Sicurezze ovviamente non se ne possono avere ma ci sono alcune indiscrezioni più gettonate di altre. La cosa più probabile al momento è che siano mostrate, in tutto o in parte, nuove versioni dei due sistemi operativi, iOS e OS X. Il primo, destinato ai device ultramobili, raggiungerà la release 7 (iOS 7) e dovrebbe introdurre cambiamenti significativi, quantomeno nel design. Non si sa ancora nulla di certo, ma l'arrivo di Jonathan Ive al posto di Scott Forstall e l'aspetto del logo del WWDC di quest'anno lasciano intendere un redesign dell'interfaccia.

Forstall infatti ha portato avanti per anni il concetto di scheumorfismo che vuole l'adozione di comandi e icone che rimandino ad oggetti del mondo reale per rendere comprensibile all'utente funzioni altrimenti astratte. Ecco dunque leve e pulsanti per le impostazioni, superfici riflettenti, texture di materiali e icone che richiamano rubriche e quant'altro. Un approccio ormai obsoleto che al designer Ive, ammiratore del lavoro fatto dai colleghi Microsoft per Windows 8 e Windows Phone, non piace per nulla. iOS 7 dunque potrebbe presentare una nuova GUI più stilizzata e piatta, in linea con i principi di quella dei sistemi operativi di ultima generazione di Redmond.

Qualcuno però spera anche che Apple introduca qualche soluzione per gestire il multitasking così da poter lavorare almeno con due app alla volta, cosa che è possibile fare ad esempio con Android e ovviamente con Windows 8. Ad avvalorare questa possibilità anche il titolo del keynote, riportato in queste ore da Sascha Pallenberg, che dovrebbe essere “iOS 7 is amazingly magical and it just works!”.

Si parla anche di una possibile nuova versione di OS X, ma su questa non c'è nulla, nemmeno un vaghissimo indizio. Qualche perplessità invece sull'arrivo di iRadio, il servizio di streaming musicale, che potrebbe non essere ancora pronto, soprattutto a causa di una mancanza di accordi economici con alcune delle major principali, che non consentirebbero al momento al servizio di essere davvero competitivo con gli equivalenti come Spotify, Pandora o il recente Google Music Play All Access.

Molti sviluppatori, e tantissimi utenti, non sono invece soddisfatti di iCloud, Siri e Maps e si attendono novità per tutti e tre. Maps in particolare è stato criticato aspramente da più parti per il numero di bug grafici e funzionali che contiene.

Meno verosimile infine la presentazione di nuovi notebook MacBook, iPhone o iPad, anche se i Pro aspettano da qualche tempo un restyling sostanzioso e magari l'introduzione di processori Intel Core di fascia alta, appartenenti alla nuova famiglia Haswell. Anche il MacBook Air potrebbe essere aggiornato alle nuove CPU ma chi si aspetta l'introduzione di un display Retina anche per questo modello potrebbe restare deluso: date le dimensioni infatti la batteria non sarebbe capace di assicurare un'autonomia pari a quella attuale.

Che Apple sia in procinto di rinnovare la sua gamma di notebook, tablet e smartphone è indubbio; ciò che molti reputano improbabile è che questi prodotti possano avere un ruolo centrale al WWDC che è un evento dedicato agli sviluppatori e non all'hardware e in ogni caso è troppo lontano dalla stagione natalizia, che negli USA inizia verso la fine di novembre: annunciare ora nuovi portatili, tablet o smartphone significherebbe lasciare in autunno la scena alle soluzioni dei competitor, che catturerebbero tutta l'attenzione. Insomma ancora una volta si potrebbe assistere a un evento non all'altezza delle aspettative, a meno che iOS 7 e OS X non siano davvero profondamente rivoluzionati. In goni caso lo sapremo presto, continuate a seguirci.

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